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Renzi sarà il nuovo direttore de Il Riformista

Redazione

Alla guida del giornale noto per le sue posizioni garantiste ci sarà il leader di Italia Viva, mentre Piero Sansonetti dirigerà l'Unità. Dal mese di maggio i due giornali andranno a regime. L'editore Alfredo Romeo: "La sinistra italiana potrà avere nuovo ossigeno, nuovo cuore, nuova anima"

Matteo Renzi sarà il nuovo direttore de Il Riformista, una carica che manterrà per un anno. La nomina è stata annunciata a sopresa dall'avvocato Alfredo Romeo, editore del giornale noto per le sue posizioni garantiste, e si inserisce in un disegno più ampio che riguarda anche l'Unità, lo storico giornale di sinistra che lo stesso Romeo ha recentemente rilevato. L'Unità tornerà in edicola il prossimo 18 aprile sotto la regia di Piero Sansonetti, che lascia appunto Renzi la direzione del Riformista. 

La scelta dell'ex premier - che sarà presentata oggi in conferenza stampa -  permetterà al Riformista di tornare "alla sua vocazione originale liberal-democratica, garantista e pluralista, rappresentando tutte le idee costruttive che vanno dalla sinistra più moderata di ispirazione socialista e democratica, alle tradizioni popolari e quelle liberali, con uno sguardo fortemente rivolto al futuro del  mondo", come si legge nella nota diffusa questa mattina dall'editore, che aggiunge: "Per questo ho chiesto a una personalità italiana di grande spessore, come Matteo Renzi, di assumerne la direzione. E lui, generosamente, ha accettato".

D'altra parte, soli pochi giorni fa Renzi - come riportato dal Corriere della sera - aveva rivelato l'intenzione di assumere una posizione più defilata dalla politica "day by day", dalla polemica quotidiana, dalle zuffe parlamentari. "Adesso mi sono preso un po’ più di tempo per me, per studiare, per leggere", diceva il senatore di Scandicci. Parole che oggi assumono un'altra prospettiva.

 

In questo schema, l'Unità tornerà a coprire le questioni più legate alla sinistra - proprio per questo è stato scelto Sansonetti, che del giornale fondato da Antonio Gramsci era stato già condirettore. "L’Unità ed il Riformista saranno giornali diversi, in alcune cose anche contrapposti. Dialogheranno e combatteranno, per il pluralismo e per la crescita del paese ", ha detto ancora Romeo, spiegando che "dal mese di maggio, quando tutti e due i giornali andranno a regime, la sinistra italiana potrà avere nuovo ossigeno, nuovo cuore, nuova anima. Lo stesso mi auguro per tutte le forze riformiste del paese ovunque collocate".