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le dichiarazioni

Anche Tajani attacca Macron: "Gaffe diplomatica. Ma l'Italia non è isolata"

Francesco Bercic

Il ministro degli Esteri sposa la linea di Meloni e definisce la cena all'Eliseo con Scholz e Zelensky "un errore che non rafforza l'Europa". E sull'invio di armi all'Ucraina rassicura: "Non ci sono problemi"

Dopo il vertice franco-tedesco con il leader ucraino Volodymyr Zelensky, criticato dalla premier Giorgia Meloni ieri a Bruxelles, interviene anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Commentando l'accaduto in un'intervista al Corriere della Sera, il coordinatore di Forza Italia parla di un “errore che non va nella direzione di rafforzare l'azione dell'Europa a favore della libertà dell'Ucraina” e lo definisce una “gaffe diplomatica”. Il rischio è di incrinare i rapporti fra i due paesi legati peraltro dal Trattato del Quirinale, al momento congelato. Forse anche per questo motivo, Tajani si dice fiducioso e cerca di smorzare i toni: “Sapremo ripartire”.

L'elemento più scivoloso rimane però l'esclusione della premier da un vertice dall'evidente valore simbolico oltre che diplomatico: in molti hanno visto nell'accaduto un sintomo dell'isolamento italiano sul fronte internazionale. Il ministro Tajani non si ritrova, chiaramente, in questa lettura: “L’Italia ha un ruolo da protagonista a cui continuiamo a lavorare”. E lascia intendere che all'asse franco-tedesco si possa affiancare una inedita – almeno nel recente periodo – alleanza italo-britannica: “Il Regno Unito ci considera un partner di primo livello e noi consideriamo loro così”.

Alle difficoltà sul piano internazionale si accompagnano le polemiche interne alla coalizione di centrodestra, che sembrano inseguire come un'ombra Giorgia Meloni nella sua fitta agenda diplomatica. Lo sa bene anche Tajani, che perciò tiene a ribadire ancora una volta la “coesione della maggioranza”. Anche, e soprattutto, sull'invio di armi all'Ucraina: “Il decreto già c'è, ci vorrà qualche settimana, ma problemi non ce ne sono”.

Tajani si concede infine un ultimo rilievo sulla decisione di ieri del ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ha respinto la richiesta di revoca del 41-bis per Alfredo Cospito. “Non sono preoccupato, la decisione è stata presa dal ministro dopo aver letto le carte seguendo la legge”, spiega il coordinatore di Forza Italia. Sottolineando che “gli anarchici continuano a organizzare manifestazioni” e concludendo con un'espressione più volte ripetuta nei giorni scorsi: “Lo stato non si piega di fronte alle minacce”.

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