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i numeri

Tra sottosegretari e viceministri, il centrodestra rischia la "soglia critica" in Senato

Alberto Cantoni

Sono oltre 30 i posti in palio che dovrebbero essere assegnati in un Cdm nel fine settimana. La maggioranza si era presentata a Palazzo Madama con 115 senatori, ma nove sono diventati ministri. Sottraendone altri 15 si arriverebbe a 91. Il ministro Ciriani: "Abbiamo espresso la nostra preoccupazione agli alleati"

Al terzo giorno dall'insediamento di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, la nuova maggioranza in Senato inizia a fare i conti: gli incarichi di viceministri e sottosegretari ancora da assegnare. Questione di numeri. Nel centrodestra, i candidati a ricoprire ruoli di spessore nel nuovo governo sarebbero infatti una quindicina. Basta fare un rapido calcolo: la maggioranza si era presentata a Palazzo Madama con 115 senatori, divenuti poi 106 con la nomina di 9 ministri. Sottraendone altri 15 si arriverebbe a 91 rappresentanti (contro un'opposizione che ne ha 85), una soglia definita "critica" dal neo ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani (FdI) in un'intervista rilasciata al Corriere. "Non possiamo essere appesi ai senatori a vita", spiega. "Non ci hanno eletto per fare turismo. Non è automatico che chi è nominato non voti, ma è ovvio che serva un bilanciamento con i deputati. Abbiamo espresso la nostra preoccupazione agli alleati. Stiamo cercando un equilibrio. Non è facile, tutti hanno l'ambizione, qualcuno ha anche il merito, ma non basta". 

Tra viceministri e sottosegretari, sono più di 30 i posti complessivi in palio che dovrebbero essere assegnati in un Cdm previsto per il fine settimana. In parallelo si giocherà la partita per le presidenze delle commissioni, dove saranno coinvolte anche le opposizioni: il Movimento 5 stelle e il Terzo polo si contenderanno la Vigilanza Rai, mentre il Pd mira al Copasir. A quanto sembra, FI vorrebbe almeno undici-dodici sottosegretari. Un avvertimento al resto della coalizione lo ha già lanciato il portavoce Giorgio Mulé, berlusconiano di ferro e amplificatore dei vertici del partito: "Non possiamo certo replicare lo schema dei ministeri: senza di noi il governo non sta mica in piedi". L'azzurro pesa, il messaggio è chiaro. Parole simili le ha spese anche Maurizio Lupi, dopo lo sgarbo a Noi moderati che non ha trovato spazio nell'assegnazione dei dicasteri: "Mi aspetto una chiamata per ruoli di sottosegretario".

 

 

La figura del sottosegretario non è regolata dalla costituzione ma è prevista dalla legge 400/1988, all’articolo 10: la legge che non prevedeva un limite al numero di sottosegretari dell'esecutivo. La legge 300 del 1999, tuttavia, ha stabilito un numero massimo di 65 membri totali all'interno del governo.

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