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L'uomo degli accordi tra Lega e Russia, D'Amico: "Fontana sarà un grande presidente"

Simone Canettieri

Nel giorno dell'elezione del vicesegretario della Lega a presidente della Camera, in passato convinto filoputinista, a Montecitorio si fa vedere il braccio destro di Gianluca Savoini nonché artefice del patto tra il Carroccio e Russia Unita 

“Sarà un grande presidente”. Claudio D’Amico, il braccio destro di Gianluca Savoini nonché artefice degli accordi fra Russia unita e la Lega, passeggia in Trasantlantico. Era l'accompagnatore di Salvini nei viaggi a Mosca. Fu lui a farlo incontrare a Vladimir Putin. “Sono un ex deputato e mi sono fatto un giro”.

Lorenzo Fontana ha avuto posizioni filoputiniste come lei. “Non credo che da presidente della Camera potrà incidere sulla politica estera”. Dovrebbe fare abiura? “E perché?”. Potrebbe riattivare i rapporti con la Duma? “Non credo che adesso sia possibile. Fontana però farà molto per la famiglia: ha idee importanti e nette che condivido”.

 

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.