Il caso

Conte e Grillo, foto della pace. Ma il Garante non sarà a Roma per l'evento del M5s

Simone Canettieri

Dopo le ultime tensioni, l'incontro a Genova fra l'ex premier e il fondatore del Movimento. Che venerdì non parteciperà dal vivo alla chiusura della campagna elettorale dei grillini 

Beppe Grillo e Giuseppe Conte insieme.  Ma di spalle, mentre guardano verso il mare. Il Garante sembra indicare al suo vicino, con il braccio sinistro, qualcosa. Saranno l'orizzonte e la rotta del M5s? L'ex premier appare interessato all'indicazione. La foto è stata confezionata e diffusa da Conte ("a Genova ne approfitto per un rapido saluto a Beppe. Con cuore e coraggio sempre #dallapartegiusta"), ma anche da Grillo (più lapidario nel commento social: "Verso il 20250"). 

Il tour elettorale di Conte, quello della riscostruzione grillina, oggi ha fatto tappa nella città del fondatore del Movimento.

La stessa Genova dove il M5s, alle ultime comunali, non ha presentato nemmeno la lista. Dettagli.

L'importanza di questa immagine, colta a margine della chiacchierata nella dimora di Grillo a Sant'Ilario, è chiara.  

Il capo politico e l'elevato vanno d'accordo, dopo mesi di insulti e veleni. E' una coda molto polemica di silenzi e retroscena mai smentiti.

Anzi, quello diffuso oggi sembra essere lo scatto del pareggio fra i due. O della tregua.

Grillo, come si sa, ha imposto lo stop al terzo mandato. A Conte è andata bene, ma in compenso ha avuto mano libera con le liste elettorali (i nuovi parlamentari saranno tutti contiani). 

Grillo indica la rotta, almeno per il tempo di clic, ma nella realtà si è fatto sempre di più da parte. Al punto che venerdì prossimo, alla chiusura della campagna elettorale in piazza Santi Apostoli a Roma, non sarà presente.

"Si limiterà a inviare un video", dicono dallo staff di Conte, chissà quanto dispiaciuti per il forfait. 

L'apporto dell'Elevato alla causa in queste settimane è stato pari allo zero, dal punto di vista dell'esposizione pubblica. Non si è fatto mai vedere e non ha nemmeno prodotto clip e post dal suo blog. Zero. Scomparso. Meglio mare e relax. 

E in via di Campo Marzio, sede pentastellata, nessuno sembra stracciarsi le vesti per l'assenza del garante.  

 

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.