il dialogo con il direttore del foglio

Il patto della Lega con il partito di Putin? "Un accordo come tanti altri", dice Centinaio

Il senatore del Carroccio sminuisce la relazione tra il suo partito e Russia Unita. Cerasa: "Quel contratto non è fiction. È scritto nero su bianco in 10 punti"

"Lei non pensa che sia stato un grave, gravissimo errore politico aver sottoscritto e confermato quest'anno durante la guerra un accordo di collaborazione e cooperazione con il partito di Vladimir Putin? Non è mancanza di chiarezza? O un tentativo di alimentare alcuni sospetti sui rapporti tra la Lega e Russia Unita? Non è fiction, è scritto nero su bianco su un contratto fatto di 10 punti". Così il direttore del Foglio, Claudio Cerasa, parlando con il senatore del Carroccio Gian Marco Centinaio nel corso della trasmissione di La7 Omnibus.



"Assolutamente no, se è un contratto è la cosa più chiara del mondo. Si legge il contratto e si vedono i rapporti che ci sono tra Lega e il partito di Putin", la risposta del leghista Centinaio, che tra le altre cose è sottosegretario all'Agricoltura.

Più volte gli esponenti del Carroccio hanno cercato di sminuire i rapporti con il Cremlino, parlando di fiction o di invenzioni giornalistiche. In realtà l'accordo tra la Lega e Russia Unita, il soggetto politico che fa capo al presidente russo, non solo esiste dal 2017 ma è stato tacitamente rinnovato lo scorso marzo, quando la guerra in Ucraina era già iniziata. Di seguito potete leggere i dieci punti del contratto stipulato dal partito di Salvini. 

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