La scissione

Di Maio sta per dire addio al M5s. Alla Camera pronto un gruppo autonomo per il ministro

A Montecitorio raccolte le firme per una una formazione indipendente che sosterrà il responsabile della Farnesina: nel nuovo gruppo una trentina di deputati, dicono i "dimaiani". Una ventina, al massimo, è la stima dei parlamentari più vicini a Conte

La scissione prende forma, Di Maio è a un passo dallo strappo definitivo: alla Camera, tra i deputati è partita la raccolte delle firme necessarie alla nascita di un nuovo gruppo autonomo. Da regolamento ne servono almeno venti e trovarle, per il ministro degli Esteri non sarà un problema. Tanto che secondo fonti parlamentari il numero sarebbe stato già ampiamentente superato. Mentre l'annuncio, dicono a mezzabocca i protagonisti, potrebbe arrivare  già nelle prossime ore. Nel frattempo al Senato va in scena il delicato passaggio sull'Ucraina, il tema intorno a cui si è scatenata la baruffa all'interno del Movimento. 
 

Da ieri sera i contatti tra il ministro e i parlamentari a lui più vicini si sarebbero intensificati, fino all'accelerazione di queste ore. A Montecitorio sarebbe tutto pronto: "Il numero esatto dei componenti ancora non c'è perché potrebbero aggiungersi ulteriori indecisi dell'ultima ora ma penso che nel pomeriggio avremo il numero definitivo", ha spiegato un deputato dimaiano al AdnKronos. La pattuglia del ministro dovrebbe poter contare su almeno una trentina di eletti, i più fedeli. Ma potrebbe presto ingrossarsi, pescando tra i deputati che hanno già raggiunto il limite del doppio mondato.  Una stima che viene ridimensionata dai 'contiani', secondo cui il gruppo degli scissionisti non andrebbe oltre le 20-25 unità.

Per il momento, tra questi dovrebbero esserci l'ex sottosegretario Gianluca Vacca, Sergio Battelli Alberto Manca, Caterina Licatini, Luigi Iovino, Vincenzo Caso, Davide Serritella, Daniele Del Grosso, Paola Deiana e Filippo Gallinella.

Al Senato, dove il responsabile della Farnesina avrebbe già incassato il supporto di Emiliano Fenu, Fabrizio Trentacoste e Antonella Campagna, Vincenzo Presutto, Primo Di Nicola e Simona Nocerino, il discorso è invece leggermente diversa: "La questione numerica è ininfluente. Per formare un gruppo servirebbe un simbolo: che siano dieci o venti, la sostanza non cambia", ha detto ancora uno dei deputati impegnati nella nuova creatura. Ma si tratta, al momento, di tecnicismi e sottigliezze che saranno chiariti nelle prossime ore, nei prossimi giorni.  Nel frattempo la sostanza inon lascia spazio a troppi dubbi: Di Maio e il Movimento si dividono.

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