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Di Maio lascia il M5s: "Dovevamo scegliere da che parte della storia stare"

"Alcuni dirigenti Cinque stelle hanno rischiato di indebolire l'Italia. Ringrazio il Movimento, quella di oggi è una scelta che mai avrei immaginato di dover fare", ha detto il ministro degli Esteri annunciando la fuoriuscita dal partito

Redazione

"Oggi lascio il Movimento cinque stelle, una scelta che mai avrei immaginato di fare". Luigi Di Maio annuncia ufficialmente alla stampa la fuoriuscita dal partito per fondare un nuovo soggetto politico (il gruppo parlamentare si chiamerà "Insieme per il futuro"). Lo fa a poche ore dal voto della risoluzione di maggioranza sull'Ucraina, che a lungo ha fatto fibrillare il governo. E infatti Di Maio ha detto in serata che "le parole di alcuni dirigenti del M5s hanno rischiato seriamente di indebolire l'Italia. Non ci possono essere indecisioni sui valori democratici, basta ambiguità. E' da irresponsabile picconare il governo per pochi punti di consenso". 

Così il ministro deglii Esteri ha ribadito che "dovevamo scegliere da che parte della storia dover stare". Ricordando l'impegno nella difesa degli ideali europei, e citando David Sassoli come un modello di riferimento. 

Di Maio ha anche detto che è "ora di aggregare i migliori talenti, perché uno non vale l'altro". E sulla conformazione del nuovo partito ha detto che sarà una forza politica basata sui sindaci. Sul governo Draghi ha detto che l'operato del premier deve "essere motivo di vanto per tutti noi". E che il gruppo sarà leale al capo del governo. Ha concluso l'intervento di una decina di minuti dicendo ai suoi: "Siamo in cammino, insieme per il futuro". Senza mai nominare Giuseppe Conte. 

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