(foto Ansa)

lo scenario

Quirinale, Pd e M5s pronti a un segnale per Mattarella: "Supererà i 300 voti". La porta del bis non è chiusa

Simone Canettieri

Tra astensioni e schede bianche, l'attenzione è rivolta ai voti che prenderà il presidente uscente. Brunetta: "Sarebbe l'ipotesi migliore, così non vincerebbe nessuno"

"Puntiamo a superare i 300 voti per Mattarella o comunque andare a sopra ai 166 di ieri. E li supereremo in cavalleria". La seconda votazione della giornata per eleggere il capo dello stato, dopo la disfatta clamorosa del centrodestra, si gioca sull'altro campo, questa volta. Pd e M5s ufficialmente voteranno scheda bianca, ma questa volta a sorpresa ma non troppo dovrebbero spuntare un cospicuo numero di voti per il presidente della Repubblica uscente. Come ha detto al Foglio Andrea Marcucci, "il nome di Mattarella noi lo abbiamo sempre auspicato, ma bisogna che ci sia la concordia delle forze politiche e la disponibilità del presidente”.

E insomma l'ipotesi riconferma del capo dello stato c'è, qui in Trasatlantico. È evocato. Sussurrato ma anche invocato in maniera forte come il porto sicuro. C'è un partito trasversale che tocca anche la Lega. Ma non solo. Anche Forza Italia se ne sta convicendo. A chi chiede lumi al ministro Renato Brunetta di Forza Italia si sente rispondere così: "Sarebbe l'ipotesi migliore, almeno così non vincerebbe nessuno". Mentre il presidente dell'Assembela regionale siciliana, il forzista Gianfranco Micciché, s'è convinto che a Mattarella "non ci sono alternative". Anche per Matteo Renzi "è un'ipotesi in campo". Tanti segnali passeranno da questa votazione. Quota 200 è data a dir poco per scontata. C'è chi parla addirittura di 300.

 

Per seguire la diretta dell'elezione del presidente della Repubblica

 

Di più su questi argomenti:
  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.