Colle, leader e quirinabili al funerale dell'ambasciatore Fulci: “Ma qui non parliamo”

In chiesa a San Bellarmino anche Matteo Salvini, Massimo D'Alema e Luigi di Maio. Pier Ferdinando Casini non si scompone con i cronisiti e tira dritto, c'è anche Letizia Moratti ma sfugge alle telecamere

Gianluca De Rosa

Davanti alla chiesa c’è un po’ di traffico e batte un sole quasi caldo. Di fronte all’ingresso è stato improvvisato un parcheggio di auto blu, monitorato con discrezione da carabinieri e agenti in borghese. Si celebrano i funerali dell’ambasciatore “leggendario” Francesco Paolo Fulci, morto a 91 anni due giorni fa. Un evento luttuoso che, date le tempistiche, diventa, involontariamente, antipasto di elezioni quirinalizie. Dentro la chiesa, infatti, mescolati tra i volti dell’alta diplomazia, ci sono diversi protagonisti della complicata partita che comincerà questo pomeriggio alle ore 15.

Ovviamente il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ma anche il segretario della Lega Matteo Salvini, Massimo D’Alema, la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi, l’ex ministro Angelino Alfano, e soprattutto due quirinabili: Pier Ferdinando Casini e Letizia Moratti. Tutti vanno via di fretta al termine della messa. La risposta a chi cerca di intercettarli è un coro unanime: “Siamo a un funerale, qui non possiamo parlare”.  Casini entra in auto quasi senza proferire parola. Letizia Moratti è ancora più brava. Nessuno è sicuro che ci sia davvero. I fotografi delle agenzie giurano di averla vista, ma la quirinabile vicepresidente della Regione Lombardia è stata talmente abile a svicolare alla fine della cerimonia da far sì che nessuno sia riuscito neppure a inmortalarla in uno scatto. Ma c’era. Lo conferma ai cronisti Alfano, l’unico forse perché ormai lontano dalla politica parlamentare, a intrattenersi più a lungo. “Certo che c’era, era seduta davanti a me”. 

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