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"Draghi? Possiamo eleggerlo anche senza il Pd", dice Sgarbi

"La via maestra sarebbe eleggerlo alla quarta-quinta chiamata. Se indichi il premier vuol dire che al governo hai risolto tutto. Puoi nominare una specie di Conte, magari una donna"

Redazione

"L'idea è che a un certo punto, mentre cerchi il dialogo, inventi o un nome di destra che troverebbe uno sbarramento. Per cui mi sembra che alla fine, senza che vinca nessuno, Draghi potrebbe uscire". Vittorio Sgarbi è stato il principale collaboratore di Berlusconi nella sua operazione scoiattolo. Adesso, intercettato all'esterno del Parlamento, dispensa scenari su come andrà a finire l'elezione del prossimo presidente della Repubblica. "Una performance sarebbe uscire alla quarta o alla quinta chiamata con i due terzi. Avresti recuperato il tempo perduto. Questa è la strada che ho sempre pensato maestra", dice il parlamentare eletto con il centrodestra. 

E il governo, chiedono a Sgarbi. "Chiaro che se indichi Draghi vuol dire che hai risolto tutto. Perché Draghi verrebbe confermato da una maggioranza ampia. Indichi una specie di Conte, una figura pallida, magari una donna, che sia il vicepresidente dei sue vicepresidenti, cioè Salvini e Di Maio, poi aggiungi 4 o 5 di Renzi. In teoria potresti farlo senza il Pd", spiega lui. 

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