dopo il servizio sulla terza dose

Report "no vax e no pass". Iv, Pd e FI chiedono chiarimenti a Fuortes

Redazione

Dopo il servizio andato in onda lunedì in prima serata i membri del comitato di vigilanza chiedono chiarimenti ai vertici Rai. Ranucci difende l'inchiesta. L'unico sostegno è degli ex grillini di L'alternativa c'è: "Vogliono imbavagliare i giornalisti"

I primi duri attacchi sono arrivati dai parlamentari del Pd, che sul caso hanno presentato un'interrogazione. Ma non è passato molto prima che anche Italia Viva e Forza Italia prendessero posizione contro il servizio trasmesso lunedì in prima serata su Rai 3. "Ieri sera su Report è andato in onda un lungo compendio delle più irresponsabili tesi no vax e no green pass; su questo chiediamo un chiarimento ai vertici Rai", hanno scritto in una nota, i membri dem della commissione di vigilanza Rai, definendo la messa in onda dell'inchiesta "un episodio molto grave di disinformazione su una rete del servizio pubblico radiotelevisivo, tanto più discutibile perché avvenuto proprio mentre operatori sanitari, giornalisti ed esponenti delle istituzioni sono obiettivo di manifestazioni no vax e no green pass, spesso violente, che si alimentano proprio delle falsità contenute e diffuse dal servizio di Report". Sulla stessa posizione anche Matteo Renzi e Luciano Nobili, che hanno commentato su Facebook la vicenda. Mentre Michele Anzaldi e Davide Faraone, componenti della commissione vigilanza Rai, hanno chiesto chiarimenti dai vertici. 

 

La tesi sostenuta dalla redazione di Sigfrido Ranucci nell'inchiesta è che a migliaia e migliaia di italiani sia stata somministrata come terza dose una dose completa anziché mezza, come invece consigliavano “tutti gli enti regolatori e la stessa Moderna”. E questo, secondo Report, per una decisione sbagliata di Aifa avallata dal ministero della Salute. In realtà quanto raccontato dalla trasmissione di Rai 3, più che una “scoperta”, è una forzatura strumentale. E per capirlo basta ricostruire la cronistoria dell’intera vicenda, come abbiamo fatto su queste colonne

 

 

Da Forza Italia il commento arriva per bocca di Andrea Ruggieri e Patrizia Marrocco, entrambi membri della commissione di vigilanza Rai. "Come è stato possibile mandare in onda delle notizie tendenzialmente false o ancora peggio piene di ossimori? I quesiti che meritano risposte immediate e chiare sono semplici: Report ha omesso certe informazioni per lisciare il pelo a una sparuta minoranza di no vax e no green pass, ovvero è solo frutto di imperizia nel preparare la trasmissione? C'è dolo o solo colpa?", domanda la deputata di Forza Italia, che chiede chiarimenti ai responsabili della trasmissione. 

 

I chiarimenti sono arrivati dallo stesso conduttore di Report, che sentito dall'Adnkronos dice di essere "stufo di queste accuse". "Quando mi accusano di 'qualunquismo' sul business della terza dose da parte delle aziende farmaceutiche, voglio dire che noi non abbiamo fatto altro che raccontare quello che lo stesso manager della Pfizer ha detto ai propri investitori in un incontro riservato a marzo. Sono loro che a marzo, ancora prima che scadesse la prima dose, hanno parlato della possibilità di fare il business con la terza dose", ha detto Ranucci. 

 

A dare la propria solidarietà a Ranucci c'è la voce isolata degli ex grillini che hanno trovato casa in L'alternativa c'è. "Dopo il bavaglio a chi dissente, a chi manifesta il proprio pensiero nelle piazze, adesso un pezzo della maggioranza che sostiene il Governo vuole anche imbavagliare i giornalisti che coscienziosamente fanno il proprio dovere e informano i cittadini su criticità, errori e opacità?". Per i fuoriusciti dal Movimento, quello dei dem e di Renzi è "un intollerabile attacco alla libertà di stampa, degno di un regime totalitario". 

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