Elena Bonetti riconcilia i divorziati

Maurizio Milani

Queste sono politiche per la famiglia: far riprendere alle mogli infuriate i mariti che vanno a cretineggiare al night club. Che se la smettessero, però, la pazienza ha un limite. Tranne quella infinita della ministra

Elena Bonetti ministro delle Pari opportunità e della Famiglia. Da tutti considerata nuova premier, con Draghi al Quirinale. Vediamo i social.
Facebook foto n. 5: la ministra al vertice G20. Per la prima volta si riuniscono i ministri delle Pari opportunità dei venti stati meno progrediti del pianeta. La convention si tiene a Las Vegas. Viene deciso che i matrimoni “volanti” che si tengono qui nel Nevada sono nulli. Prima bisogna essere fidanzati per almeno nove anni. Non esiste che una ballerina conosce un croupier e lo sposi il giorno stesso. Ma dove siamo? Al circolo polare artico? Lì almeno la cosa è giustificata dal clima che induce due innamorati a chiudersi nell’igloo. Altri provvedimenti presi al G20 con vicepresidenza Bonetti: è fatto divieto di sposarsi tra individui di non pari titolo di studio. Mozione passata all’unanimità. Di fatto è già così. E’ raro nei paesi del G20 che un laureato in botanica sposi una mondina. E viceversa. Il mondino anche se è un bellissimo ragazzo non troverà mai una laureata disposta a prenderlo come consorte. Quindi di fatto la legge c’era già.

Instagram foto n. 1: Elena Bonetti riceve gli esponenti del terzo settore di Milano. Nel salutarli dice: “Vi invito a continuare nella lodevole vostra attività, punto di forza dell’intero paese”. L’Assolombarda si offende e compra una pagina sulla Gazzetta di Reggio Emilia: “Ministro, sappiamo per certo che molti usano il terzo settore per fare concorrenza sleale, avendo questi più agevolazioni fiscali ecc. di una normale società. A questo punto trasformiamo anche le nostre S.p.a. In società del terzo settore. Distinti saluti.

P.S. Se non si distingue bene tra chi è vero terzo settore e furbi, noi come imprenditori prendiamo baracca e burattini e ci trasferiamo in Uzbekistan. Qui ci accolgono con una tassazione a -10 per cento, cioè danno a noi il 10 per cento e teniamo tutto il reddito prodotto. Voi fate diventare l’Italia tutto volontariato e terzo settore. Anzi, vestiamoci in massa da Rinascimento fiorentino per vedere se arrivano quattro turisti dal Giappone. …Che poi di turisti non ne arrivano. Negli anni 60-70 le mete internazionali erano poche, oggi tutte le 195 nazioni dell’Onu puntano al turismo. Quindi terzo settore e turismo equo e solidale sono bocce perse. Discutiamo serenamente invece se riaprire la centrale termonucleare di Caorso (PC), è ancora bella. Perché non rimetterla in moto già stasera? Distinti saluti, gli industriali longobardi”. 

Twitter n. 9 con foto allegata: la Bonetti con Renzi. La ministra scrive: “Una bellissima serata con il segretario per parlare del ponte Corsica-Sardegna”. Con loro c’è il ministro dei Lavori pubblici francese Paul Gascoigne. Il ponte sarebbe a costo zero (per il Recovery fund) e darebbe lavoro a 150.000 maestranze europee. Il bando di gara è già stato fatto (senza dirlo a Draghi): ha vinto un’impresa edile di Oristano. Meglio di così non so cosa volete.

Su Instagram Elena Bonetti alla settimana della moda. Riceve una delegazione di modelli australiani e americani. Foto bellissime con loro. I giovani lavoratori si lamentano con la ministra: “Prendiamo un salario molto più basso delle nostre colleghe donne, eppure sfiliamo in passerella come loro, ecc. In più se le fotomodelle famose si permettono delle licenze (ci palpano) dobbiamo subire”. La Bonetti dice che si interesserà a parificare i compensi. La camera della moda di Milano interviene per appoggiare la ministra. Conseguenza: licenziamento in massa dei fotomodelli, che diventano escort.

Guardando gli amici su Facebook della ministra troviamo: il sindaco di Mosca, il sindaco di Mexico City, il sindaco di Otranto, il sindaco di Osaka e altri 500 primi cittadini (vedi elenco completo sul sito del Foglio). Intervistata su questo aspetto curioso, la Bonetti risponde: “Mi sono limitata a chiedere l’amicizia e mi è stata confermata”. 
Domanda: “E’ amica su Facebook anche di Michelle Obama?”.
Risposta: “Certo, può vedere lei stesso, anzi, viene giù domani all’Argentario per inaugurare un centro di ascolto per calciatori anziani che hanno speso tutto in champagne. Pur essendo stati in Serie A e B, adesso non hanno i soldi per fare la spesa”.
Io: “E voi cosa fate?”.
Bonetti: “Gli facciamo la spesa!”.
Io: “Sì, giusto! Ma non soldi, direttamente la spesa. Se gli date i soldi non comprano la spesa, ma i gratta e vinci”.
Bonetti: “Lei non si preoccupi e vada avanti a scrivere le sue cretinate del lunedì”. 

Foto della Bonetti su TikTok: la vediamo in una casa famiglia all’isola di Pantelleria. Sono tutti padri divorziati a cui il giudice ha imposto di lasciare la casa alla consorte e passarle metà stipendio. Il loro rappresentante: “Ministro! Non riusciamo ad andare avanti con mezzo stipendio, solo per affittare una casa e le utenze ecc.”.
Bonetti: “Mi batterò in Parlamento perché ogni provincia sia provvista di casa per uomini divorziati”.
Loro: “Grazie mille”.
Bonetti: “Però voi potevate fare a meno di andare al night club, fare regali alle hostess e farvele amanti. Vostra moglie ha chiesto il divorzio per questo, il giudice le ha dato ragione”.
Divorziati: “E’ vero! Può parlare con le nostre mogli perché ci riprendano in casa?”.
Bonetti: “Sì! Le chiamo adesso”.
Infatti la ministra riesce a far riconciliare quasi tutti i coniugi che si erano divorziati per colpa di lui che andava al night a fare il cretino e spendere migliaia di euro. 

Altro scatto su TikTok: la Bonetti insieme nella foto con l’uomo più anziano della valle del fiume Ombrone. L’uomo dice alla ministra: “Il fiume è sempre uscito dagli argini, è che prima non c’era costruito niente vicino. Adesso tra stabilimenti, strade, caseifici, impianti fotovoltaici e compagnia cantante, quando esonda fa molti più danni di quando ero bambino”.
Bonetti: “Allora lei non pensa sia per il riscaldamento globale?”.
Uomo più anziano della valle dell’Ombrone: “Ma anche tutti questi spostamenti, noi giovani del 1910 massimo eravamo andati sul lago di Bracciano. Certo, se ci costringevano ad andare in guerra in Africa… Quello a parte. Adesso non c’è più giovane che non sia stato a Manila piuttosto che a Panmunjon. Quello è tutto inquinamento”.
Bonetti: “Lei cosa consiglia?”.
Uomo anziano: “Abolizione dell’aviazione civile, che surriscalda l’atmosfera”.

La ministra Bonetti inaugura a Forte dei Marmi la più importante mostra di pop art mai allestita in Europa. Pollock, Jasper Johns, Lichtenstein, Warhol. Un provocatore chiede alla ministra: “Cosa ne pensa dell’aumento dell’acidità del mar Tirreno?”. Viene allontanato dalla sala. La Bonetti ferma la sicurezza e con eleganza dice: “Voglio rispondere all’amico!”.
Lui: “Grazie, ministro!”.
Bonetti: “Lei sa quanto era il grado di acidità del mar Tirreno nel periodo degli Etruschi?”.
Lui: “No! Certamente no!”.
Bonetti: “Gentile amico! Noi abbiamo dati solo sugli ultimi 150 anni, su tutto, ma è un battito di ciglia temporale rispetto ai cinque miliardi del nostro sistema solare”.
Lui: “Ministro! Mi ha convinto!”.

Foto n. 132 TikTok: la Bonetti riceve al ministero la Nazionale di calcio femminile. Twitta: “Farò in modo che il governo dia legittimità alle calciatrici di A, B, C, D. Come i loro colleghi maschi che vivono di calcio, così deve essere per le donne anche come ingaggi”. E ancora: “Giusto un sindacato come per i colleghi maschi che tuteli i loro interessi. Direi di partire con un rimborso spese da 500.000 euro a stagione per tutte. Senza distinzione di ruolo o di merito. Questo avverrà in seguito, per adesso tutte le atlete hanno pari dignità economica”.
Draghi informato dichiara all’Ansa: “Sono d’accordo al cento per cento con la ministra Bonetti”. E aggiunge: “Scusate, sapete per quale squadra femminile tifa la Bonetti?”.
Giornalista Ansa: “Il Pescara”.
Draghi: “Benissimo! L’unico emendamento che farò alla legge è questo: è vietato tenere per due club diversi. Mi spiego: se un cittadino tifa Juve (maschile) deve tenere alle bianconere femmine. Per questo viene istituito l’obbligo che tutte le squadre maschili di calcio ne abbiano anche una femminile. Chi tiene in modo ‘eterologo’ verrà rinviato alla Corte dei Conti. Dispiace dirlo, ma ci vuole coerenza anche nel tifo”. La Bonetti mette un like. 

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.