il sondaggio

Gli elettori della Lega smentiscono Salvini e approvano l'obbligo vaccinale

Redazione

Il leader del Carroccio strizza l’occhio a no vax e anti pass e in Parlamento rincorre la Meloni. Ma la base non lo segue e benedice il certificato verde. Un sondaggio Swg

Il dato è di quelli eloquenti e incontrovertibili: il 70 per cento degli elettori della Lega è favorevole all’obbligatorietà del vaccino anti-Covid. E la percentuale sale al 73 per cento se si parla dell’obbligatorietà del green pass. Lo rivela un sondaggio pubblicato da SWG proprio oggi, all’indomani delle tensioni nella maggioranza per il voto di un centinaio di parlamentari leghisti a favore di un emendamento presentato da Fratelli d’Italia alla Camera durante il voto sul decreto che istituisce il certificato verde. Come specificato dall'istituto, la rilevazione è stata effettuata nei giorni dal 1 al 3 settembre su un campione di 800 soggetti maggiorenni.

 

   

Sul tema, non mancano sorprese anche per il partito guidato da Giorgia Meloni: il 48 per cento dei suoi elettori guarda con favore all’obbligo vaccinale e a ben il 67 per cento non dispiace il green pass

 

 

In generale, si registra una larga convergenza di gran parte degli intervistati, favorevole a entrambe le misure: il 65 per cento pensa che la certificazione rappresenti “uno strumento che consente di essere più liberi di muoversi” e solo il 25 lo considera “un'imposizione che limita le libertà personali".

 

Per quanto riguarda l’ipotesi di obbligo vaccinale, su cui anche il presidente del Consiglio Mario Draghi durante l’ultima conferenza stampa ha espresso la sua approvazione, quasi due terzi degli italiani è favorevole: il 63 per cento.

  

E per quel che riguarda più direttamente il campo politico, la variopinta composizione della maggioranza che sostiene il governo inevitabilmente comporta la presenza di posizioni diverse e contrastanti, il che spesso genera dispute e polemiche. La questione è se queste divergenze rientrino nell’ordinaria conflittualità di un esecutivo oppure se siano segnali di una possibile crisi. Gran parte degli italiani non crede che le contrapposizioni siano tali da mettere a rischio il governo Draghi, anche se una quota rilevante le considera particolarmente forti.