Il colloquio

Santanchè: "La Rai? Manco nei regimi comunisti. Lega e Fi hanno un problema: noi"

Tensione alle stelle nel centrodestra dopo lo show di questa mattina per la presentazione del candidato sindaco Luca Bernardo

Paola Bulbarelli

La senatrice di Fratelli d'Italia al Foglio: "Dopo la nostra esclusione dal cda qualcosa si è rotto: spetta ai nostri alleati rimediare"

Intercettata dal Foglio sulla via della Cisa verso Forte dei Marmi, Daniela Santanchè, tanto senatrice di Fratelli d'Italia quanto imprenditrice, ribadisce i concetti espressi poche ore prima alla presentazione di Luca Bernardo, candidato sindaco a Milano, quando ha lanciato una vera bomba.

La questione è la governance della Rai, con l’esclusione del suo partito: dove può portare  questa tensione?  “Fratelli d’Italia c’è in questa competizione, Fratelli d’Italia crede che si possa vincere soltanto con la squadra, la coalizione è importante, non sempre, però, è importante per tutti”.

Parole chiare, Santanchè che questa mattina ha  rimarcato guardando la sedia destinata a Giorgia Meloni, volutamente rimasta vuota. Cosa accade ora?

“Ora vediamo, bisognerà vedere. C’è una ricomposizione, si troverà un modo, è tutto da vedere, ora non lo so”. 

Certo, un clima di spaccatura non fa bene ai candidati. Non pensa siano depotenziati? “Assolutamente no, noi vogliamo il centrodestra unito, l’ho detto in maniera molto chiara”. Vabbè, ma si percepisce un allontanamento. “Ora sono gli altri che si assumono la responsabilità di rompere, noi non vogliamo rompere. La palla la devi mandare nel campo degli altri, non nel nostro”. Bene, ora la palla è nell’altro campo, e quindi? “Siccome siamo l’unico partito di opposizione non è possibile la situazione che si è venuta a creare. Nemmeno nei sistemi comunisti l’opposizione non ha lo spazio, ora sarà un problema dei nostri alleati trovare una soluzione, non è il nostro problema”.

Che vi aspettate? “Noi siamo sempre stati corretti. Siamo donne e uomini d’onore abbiamo sempre rispettato gli impegni e i patti. Quando ci siamo seduti al tavolo per le candidature in Lombardia ma non solo, ovunque, abbiamo concordato che sugli uscenti non si discuteva. Rossi (ex consigliere del cda Rai) è un uscente e in questo caso la regola non vale ?”. Si rischia grosso alle prossime elezioni, lo sa? “No, vogliamo vincere, l’ho detto ben chiaro”. 

 

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