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Il ddl Zan arriverà in Aula martedì 13 luglio. Le posizioni politiche

Bocciato il compromesso Ostellari. La presidente del Senato convoca la conferenza dei capigruppo. Voci dal palazzo, da Forza Italia a Italia viva

Francesco Cocco

La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha convocato la conferenza dei capigruppo di palazzo Madama, dopo che l'Aula ha espresso voto contrario alla proposta di Forza Italia e Lega di calendarizzazione del ddl Zan nella settimana successiva a quella del 13 luglio. L'approdo del provvedimento in Aula resta dunque fissato per il 13 luglio alle 16.30. 

  

"Calendarizzato il Ddl Zan. Quindi vuol dire che i voti ci sono. Allora, in trasparenza e assumendosi ognuno le sue responsabilità, andiamo avanti e approviamolo", scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta. 

 

"La data certa veniva mantenuta dalla proposta Ostellari", magari "non era materialmente il 13, ma il 20 o 21" luglio, "ma anche a questa proposta Pd e M5s hanno detto di no". Il capogruppo di Italia viva in Senato, Davide Faraone, nel corso del dibattito in Aula aveva anticipato che "Noi voteremo sì alla calendarizzazione" ma "il film descritto di contrapposizione immutata nel tempo, è un film vecchio. Oggi rispetto alla mutata condizione si è deciso di votare la calendarizzazione spaccando la maggioranza del governo Draghi", così "la legge Zan rischia di non essere mai approvata sotto i colpi dell'ostruzionismo e del voto segreto", ha aggiunto.

È una vittoria di Pirro, dice il senatore Maurizio Gasparri componente del comitato di presidenza di Forza Italia. "Perché poi nel merito finiranno nelle sabbie mobili se non accetteranno le modifiche degli articoli 1, 4 e 7 sui quali si profila una chiara maggioranza nell'aula di Palazzo Madama".

 

Anna Maria Bernini per Forza Italia e Davide Faraone di Italia viva premono per un accordo dei partiti sul compromesso elaborato da Andrea Ostellari sul ddl Zan. Ma entrambi rifiutano le voci di future alleanze fra i due partiti, con la Bernini che le esclude decisamente almeno a livello nazionale e Faraone che le derubrica a “fesserie” e “gossip”. Entrambi allontanano anche i retroscena su una futura alleanza per le Regionali siciliane. “Non lo so, è un tema che fuoriesce dall’ambito parlamentare”, dice la Bernini; “non è all’ordine del giorno” risponde Faraone.

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