L'8 marzo (social) della ministra Dadone

Mariarosa Mancuso

Mentre il mondo dice “Basta con gli stereotipi”, lei posta su Instagram una foto con felpa dei Nirvana e scarpe rosse con il tacco sulla scrivania ministeriale. E scrive: “Sono un ammasso di stereotipi”

Oddio l’8 marzo. Il giorno in cui bisogna chiudere occhi e orecchie, non poggiare lo sguardo su nulla – anche le piattaforme streaming propongono donne sofferenti. Con il senno di poi, le mimose non erano il peggio.

   

“Basta con gli stereotipi” è la parola d’ordine. Fa quindi una certa impressione la frase “Sono un ammasso di stereotipi”, letta sull’Instagram dalla ministra della Gioventù Fabiana Dadone (l’interessata scrive ministro, e lo avremmo fatto anche noi: ma c’è Michela Murgia con un nuovo libro da lanciare, a caccia di prede). 

 

        

Un copywriter madrelingua avrebbe scritto “Sono un ammasso di contraddizioni”. Segue esempio: “Amo la musica rock pesante ma non mi vesto in maniera ‘alternativa’”. La foto aiuta: felpa dei Nirvana e scarpe rosse con il tacco (no, non la suola) sulla scrivania ministeriale - si capisce che è ministeriale perché dietro ci sono le bandiere. 

    

La gente si informa, vuole sapere, interroga la ministra su temi cruciali, eppur difficili da decifrare. Per esempio: “Non sei troppo bassa rispetto a come la tv ti fa apparire?”.

 

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