Linguistica politica

È l'ora degli "esploratori". Fico come Enea. Ma l'unico che viaggia davvero è Renzi (in Arabia)

Lo zaino di Cottarelli, il selvatico presidente della Camera. Si dice mandato "esplorativo". Sa di faticoso

Carmelo Caruso

Si fa largo l'ipotesi di un mandato esplorativo che Mattarella potrebbe affidare al presidente della Camera. Perché? A che serve? Mentre qualcuno esplora, Renzi vola in Arabia Saudita

Come nel Grand Tour, come fosse “un tè nel deserto” ma senza Bernardo Bertolucci e con il veganesimo di Lelio Ciampolillo. Adesso è l’ora degli “esploratori”. Matteo Renzi, che si è convinto di tenere il banco, vorrebbe un “mandato esplorativo”. E da quel che si è capito, e si è capito ancora poco, il presidente Sergio Mattarella dovrebbe risolversi, prima di riprovare con Giuseppe Conte, a offrire questo biglietto, questo ticket. Ma il viaggio è un’insidia. Più faticoso di quello degli Argonauti, più pericoloso di quello di Enea.

 

A cosa serve “esplorare”? In pratica ad annusare l’umore (mal) dei partiti e dei leader. Serve a farsi un’idea dato che al Quirinale tutti fanno gli scolaretti di fronte al preside, ma poi, quando escono, e si accendono le telecamere, si rincorrono come gli studenti a ricreazione. Sono passati due anni, ma ricordate? Carlo Cottarelli (in realtà anche Pier Luigi Bersani lo ricevette) ebbe un mandato esplorativo e ora si capisce perché si muovesse con lo zainetto in spalla. Era stato nominato scout prima che la Lega e il M5s si mettessero d’accordo. E insomma, si sa che è una prassi costituzionale, prerogativa, formula del diritto, ma questa volta “esplorare” ha davvero un sapore diverso. Qui c’è davvero una foresta di fronte, del resto si sa che la crisi è al “buio”.

 

Anche l’uomo a cui dovrebbe essere affidata la missione è una specie di Indiana Jones del Vesuvio. Si tratta di Roberto Fico, il presidente della Camera, che per barba e storia (centri sociali, impegno politico) è selvatico. E sembra già di vederlo con la torcia per accedere tra le liane di Matteo Renzi, scalare le correnti del M5s, superare il mare del Pd, avventurarsi nelle lande del nuovo gruppo dei Responsabili per Conte. E ancora confrontarsi con la Lega e non intendersi come il professor Budai nel romanzo Epepe che parlava a gesti perché non riusciva a trovare un dizionario: la lingua era incomprensibile.

 

Nella cartografia di questa crisi ci sono aree del planisfero dove hic sunt leones. Renzi sbranerà Conte? Fico “esplorerà” per raccontare al professore le meraviglie del dopo? Al momento, mentre si esplora da fermi, l’unico che si è messo in viaggio, ma davvero, è Renzi. E’ andato in Arabia Saudita a tenere una conferenza. E’ il solo che si orienta. Il problema è che si sente Gulliver. Volete vedere che sarà il best seller della primavera? Viaggio intorno alla crisi, autore Matteo Renzi. Speriamo che non farfugli in arabo.

 

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  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio