Le condizioni per un governo Giorgetti
Il governo Draghi invocato da Giorgetti non c’è. Ma dopo un capo dello stato modello Draghi potrà andar bene anche un esecutivo guidato dal sottosegretario leghista
A parte il caso specialissimo di Gianni Letta, tendo a diffidare dei consiglieri moderati. Che ci sta a fare un consigliori del principe se non sappia “intrare nel male”? Giorgetti parlando con Polito nel Corriere dice che Conte vacilla e che cadrà a breve. Non ci scommetterei. L’avvocato del popolo e dell’Europa ha dei limiti evidenti ma amministra con tatto e con un sesto senso politico inaudito (per lui dilettante) la situazione esplosiva di un paese, nel mondo che converge, stretto tra una pericolosa vitalità e un’altrettanto minacciosa letalità da crisi sanitaria, virologica. Il fonte battesimale di Conte Bisconte è un abile discorso in Senato in cui diceva garbato che il senatore Salvini aveva tradito lui stesso e la maggioranza con i grillini, ragion per cui si consegnava tosto e allegro a una maggioranza alternativa con i piddini. Giorgetti sa che nelle carriere politiche, anche improvvisate, la scelta dei tempi e degli argomenti è tutto. Lo sa anche Mattarella, et voilà, il gioco era fatto.
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- Giuliano Ferrara Fondatore
"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.