Il caso

I deputati m5S votano per togliere potere agli iscritti e dare un calcio a Casaleggio

Guerra in atto a Montecitorio, chat bollenti: la prima forza parlamentare si arrovella sulla democrazia digitale

Simone Canettieri

In piena emergenza Covid in Italia i parlamentari grillini (da oggi alle 15 fino a giovedì) potranno decidere se cambiare lo statuto per mettere in angolo Rousseau

L'appuntamento è alle 15, a partire da oggi e fino a giovedì al quarto piano del palazzo dei gruppi della Camera. Qui i deputati del M5S – che troveranno detergenti e guanti monouso - decideranno se dare o meno un calcio a Rousseau. E quindi al sistema di Davide Casaleggio. E' stato fissata la votazione per cambiare lo statuto dei gruppo M5s a Montecitorio.

 

La parte più rilevante toglie dalle regole dei parlamentari grillini la parte che rimanda "alle indicazioni espresse dagli iscritti del M5s"  "nello svolgimento della propria attività di deputati".

Il documento che sarà messo ai voti chiede di cancellare questa parte.

 

E' il vicecapogruppo Riccardo Riccardi che, alla vigilia degli Stati generali, spinge su questa soluzione. Ma le chat pentastellate sono in ebollizione. Uno scontro tra favorevoli e contrari. La guerra dei due mondi tra chi vuole emanciparsi da Casaleggio (come Di Maio, Fico, Taverna e tutti i governisti) e chi invece (specie gli eletti alla prima legislatura spinge, con Di Battista) per non intaccare il potere di Rousseau. Una guerra fredda che si fa calda. Proprio in un momento di crisi come questo per il Paese a causa dell'emergenza covid. Questione di priorità. 

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