Lamorgese: “Cara Europa, niente Recovery ai paesi che non collaborano sui migranti”
“La redistribuzione dei migranti diventi obbligatoria, non volontaria. Il Mes per le spese sanitarie? Giusto chiederlo: è anche un tema di sicurezza. Cambiare i decreti Salvini? Il testo è pronto. E Salvini e Meloni…”. Intervista al ministro dell’Interno
Il punto in fondo è tutto lì: in tempi di pandemia, come si fa a governare l’immigrazione senza mettere in contrapposizione sicurezza e umanità? Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ci ha accolto ieri pomeriggio nel suo ufficio al secondo piano del Viminale e in questa lunga chiacchierata con il Foglio ha accettato di parlare a tutto campo: gli sbarchi a Lampedusa, la gestione del virus, le fughe dei migranti, i deficit dell’Europa, i ritardi del governo, il destino dei decreti sicurezza, le accuse violente dell’opposizione e infine il Mes. Il ministro ci offre alcune notizie interessanti, una riguarda l’Europa e l’altra riguarda il Mes, ma la nostra chiacchierata, nel giorno in cui il leader dell’opposizione, Matteo Salvini, annuncia di voler “denunciare un governo incapace e pericoloso per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”, non può che partire da lì: dagli sbarchi, dall’immigrazione, da Lampedusa, dalla convivenza fra tutela della salute pubblica e tutela del diritto del mare.
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- Claudio Cerasa Direttore
Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.