Migranti? Dritti al sodo, senza toni di bandiera
La questione mediterranea non può tornare a essere un tema di battaglia ideologica e speculazione bieca. La svolta che serve ha due dimensioni: Europa e integrazione. Smontare la Orfini’s list
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Contenere l'immigrazione non è razzismo
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"Cari Zingaretti e Alfieri, sui migranti avete troppa ipocrisia e poco coraggio"
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"Il Pd è un partito vuoto che sta ridando centralità a Salvini", ci dice De Giovanni
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E' il ripudio del termine "buonisti" la precondizione per discutere di migranti
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Il Pd e una cupa tentazione: la scorciatoia giudiziaria su migranti e identità al nord
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Così, per ingabbiare Salvini, il Pd rimanda la modifica dei suoi decreti a ottobre
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Ecco la missione a Tunisi della strana coppia Lamorgese-Di Maio
Matteo Orfini è un parlamentare del Partito democratico, già suo presidente, polemico con il gruppo dirigente, come il sindaco di Bergamo e tanti altri. Non ci fosse, un’opposizione interna, il Pd dovrebbe inventarla, il che sarebbe imbarazzante. Invece c’è. Invoca maggiore fermezza con l’alleato di governo grillino, esige identità e visione, critica alcuni aspetti del lavoro di Conte e dei suoi ministri, anche con asprezza, soprattutto pretende che si azzeri senza indugiare la brutta esperienza del Conte1, il governo con il senatore Salvini all’epoca, mai tramontata peraltro se non “in name”, del trucismo.
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- Giuliano Ferrara Fondatore
"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.