Perché è meglio votare, e farlo presto

Sergio Soave

Chi vuole “salvare la democrazia” dal presunto pericolo fascista-leghista deve in primo luogo praticarla. Chi vuole battere il rampantismo di Salvini deve farlo nelle urne

Per evitare le elezioni è necessario che si costruisca una maggioranza parlamentare a sostegno di un nuovo governo. Che il governo sia tecnico, politico, di scopo o di salvezza nazionale importa poco, per essere un governo democratico deve avere una maggioranza. Un governo minoritario porterebbe comunque a elezioni in tempi rapidi e finirebbe con l’incoraggiare tutte le spinte antiparlamentari già largamente presenti nel paese. Chi vuole “salvare la democrazia” dal presunto pericolo fascista-leghista deve in primo luogo praticare la democrazia, il cui basamento è la sovranità popolare. L’alternativa è solo un governo basato su una vera intesa politica e programmatica tra 5 stelle e Partito democratico, che sembra assai improbabile e che avrebbe una maggioranza numerica che faticherebbe a essere confermata nelle elezioni successive, che prima o poi comunque ci saranno.

   

Si è creata una netta discrasia tra l’orientamento elettorale e la composizione del Parlamento: questo di per se non rende necessaria una verifica elettorale, ma farebbe sembrare un artificio la costruzione di un esecutivo che avrebbe lo scopo di salvaguardare gruppi parlamentari renziani e grillini. Per questo è meglio votare, e se bisogna votare meglio farlo presto. Chi vuole battere il rampantismo di Matteo Salvini deve farlo nelle urne, non con trucchetti che chissà perché vengono chiamati istituzionali o con qualche marchingegno giustizialista, che finirebbe poi per ritorcersi contro gli apprendisti stregoni.

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