Contro l'Italia degli azzeccagarbugli. La giusta strada per uscire dal pasticcio sulla Tav

L'intervento del direttore Claudio Cerasa al Tg5: “Che il governo possa cadere sull'Alta velocità è possibile ma altamente improbabile” 

Claudio Cerasa

L'intervento del direttore Claudio Cerasa al Tg5 delle 20 dell'8 marzo. 

Le possibilità che il governo cada a causa della Tav sono le stesse che ha il Napoli oggi di vincere lo scudetto. È ancora possibile ma altamente improbabile. È improbabile perché il Parlamento dovrebbe votare il cambio del trattato e della legge perché, in caso contrario, il progetto andrà avanti. E andrà avanti perché lunedì partiranno i bandi e, se non partiranno, c'è il rischio che contro il governo ci siano dei ricorsi per danno erariale. Quindi, qual è la strada migliore? Un voto in Parlamento in cui si capisca perfettamente quali sono gli equilibri all'interno di questa legislatura. La strada che, purtroppo, verrà intrapresa sarà quella di fare gli Azzeccagarbugli. Cioè di chiedere più soldi all'Europa attraverso il cofinanziamento portandolo magari dal 40 al 50 per cento e utilizzando la clausola di dissolvenza che permette di far partire i bandi ma poi,, se necessario, di fermarli potenzialmente in qualsiasi momento. 

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  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.