piccola posta

Una china pericolosa

Adriano Sofri

Il missile in Polonia spiegato con una vignetta

Ricapitoliamo. C’è una guerra per procura (proxy war). L’Ucraina di Zelensky e della sua gente fa ballare sulla sua corda l’Europa, la Nato e gli Usa. Non paga degli ingenti risultati già raggiunti, nel giorno in cui la Russia mortificata le fa piovere addosso un numero record di missili – un centinaio, diciamo, su centrali elettriche e case di abitazione eccetera, tutti peculiari crimini di guerra – col pretesto di intercettarne una parte, spedisce uno o due missili su un villagetto polacco di frontiera così da uccidere un paio di lavoratori. A quel punto vorrebbe alzare il volume della sua canzone e far ballare Europa Nato e Usa al ritmo della terza guerra mondiale.

 

Ora però il resto dell’occidente, e specialmente, per gli Usa, il vecchio Joe Biden, è stanco: va bene fare da marionetta del burattinaio Zelensky, ma saltare così freneticamente è troppo. Le guerre per delega infatti alla fine fanno i conti con la ribellione dei delegati, Usa Nato ed Europa, l’occidente collettivo. Dunque si continua, ma entro certi limiti, che Ellekappa ha rienunciato nel dialogo di ieri fra i suoi due personaggi: “Sul missile in Polonia, russi suscettibili”. “Hanno una reputazione di criminali di guerra perbene da difendere”.

 

Di più su questi argomenti: