Buon 2015

Adriano Sofri

C’era la ressa sul ponte della nave Norman Atlantic. Un scena che avevamo già visto, nei Giudizi Universali: gli angeli che tiravano in salvo erano qui elicotteristi, i diavoli che tiravano in basso erano quelli su cui più che il pudore poté il terrore, o l’egoismo.

    C’era la ressa sul ponte della nave Norman Atlantic. Un scena che avevamo già visto, nei Giudizi Universali: gli angeli che tiravano in salvo erano qui elicotteristi, i diavoli che tiravano in basso erano quelli su cui più che il pudore poté il terrore, o l’egoismo. Poi c’è stata la folla del festeggiamento del nuovo anno a Shanghai, mutata in calca impazzita quando qualche imbecille le ha sparpagliato sopra soldi falsi, e sono morti a decine, ragazzi, per raccogliere soldi falsi o schiacciati da chi voleva raccoglierli. Era successo a Hong Kong pochi giorni fa che un furgone perdesse fior di soldi veri, e la gente si era buttata a farne incetta, e poi le autorità avevano un po’ intimato un po’ implorato di riportarli indietro. Pochi giorni prima, in occasione della visita di Xi Jinping a Taipei, le autorità di Taiwan avevano decretato il divieto di portare ombrelli, anche in caso di pioggia. Nel 1953, a Mosca, la commozione per la morte di Stalin portò nelle strade una folla innumerevole, e parecchie decine, centinaia secondo altre fonti, di cittadini in pianto morirono nella calca. Al concerto viennese di Capodanno di ieri mi sono ancora una volta meravigliato del talento con cui gli spettatori battono all’unisono le mani durante la Marcia di Radetzky. Non ho potuto fare a meno di immaginare, detestabile immaginazione, che qualcosa desse un allarme in quel magnifico Musikverein pieno di stucchi dorati e gente elegante e fiori. Eccetera eccetera, come ha detto Zubin Mehta. Buon 2015.