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Al di là di Donnarumma a Pescara è apparsa l'incompiutezza del Milan

Lanfranco Pace

Altri prima del portiere rossonero hanno fatto belle frittate: da Padelli a Viviano, da Handanovic a Buffon. I problemi però sono altrove, nella società

Avrei voluto parlare del ministro dello Sport, Luca Lotti, dopo due anni è riuscito a far togliere le barriere dalla curva sud dell’Olimpico, la Roma giallorossa gli è grata, come recita uno striscione sta tutta con lui, tranne Marco Travaglio che infatti non è nemmeno romanista. Avrei voluto parlare di Anna Duria, imprenditrice e appassionata presidentessa del Siena che insultata e sbeffeggiata dopo la sconfitta casalinga con la Cremonese ha detto che le hanno fracassato i coglioni, papale papale. Invece mi ritrovo inchiodato a una papera invero assai comica del nostro fenomenale portiere diciottenne, Donnarumma. In realtà è un errore quanto meno condiviso, anche il difensore centrale ci ha messo del suo con un passaggio all’indietro demenziale. Donnarumma è stato subito soprannominato Paperumma, la rete è un giacimento illimitato di rancore plebeo ma lui ha detto che andrà avanti a testa alta. Altri prima di lui hanno fatto belle frittate, Padelli, Handanovic, Diego Lopez, Goicoechea, Viviano. Nonché un giovane capellone contro l’Atalanta nella stagione 2004-05 e un uomo non ancora innamorato contro il Lecce nel 2011-12: Gianluigi Buffon.

 

A Pescara è balzata subito agli occhi la nostra incompiutezza, che non vuol dire assenza di carattere o di talento. E’ che proprio mancano rotelle importanti nell’ingranaggio. Pare che i nuovi proprietari e manager abbiano qualche idea: provare a prendere Deulofeu, bella sorpresa di questi mesi, trattenere assolutamente Suso, Romagnoli, Donnarumma e De Sciglio. Comprare un centrale di difesa, si fa il nome dell’argentino Musacchio. E una seconda punta, si fa il nome di Pierre-Emeryck Aubameyang, franco-gabonese del Borussia capace di segnare almeno un gol ogni partita che dio manda in terra e saltare da fermo più di un metro e mezzo. Viene dalle nostre giovanili, fu venduto per un milione o giù di lì, oggi per riprenderlo ce ne vogliono 60: più coglioni di noi solo il Manchester United, buttò via Pogba, poi se lo ricomprò a peso d’oro.

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  • Giornalista da tempo e per caso, crede che gli animali abbiano un'anima. Per proteggere i suoi, potrebbe anche chiedere un'ordinanza restrittiva contro Camillo Langone.