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Addio al roaming in Ue dal 15 giugno: chi non si allinea sarà sanzionato

Redazione Web

Niente più costi extra per chiamate, sms e internet all'estero. Qualcuno annuncia aumenti alle tariffe, ma "le regole vanno applicate rigidamente"

Da dopodomani, giovedì 15 giugno, scatterà lo stop definitivo ai costi extra del roaming nei paesi dell'Unione europea. In sostanza non ci saranno più delle tariffe maggiorate per chiamate, sms e per navigare su internet all'estero. Lo slogan “roam like at home”, chiaro riferimento ai costi uguali, significa che la stragrande maggioranza dei circa 750 milioni di abbonati europei godrà di risparmi non indifferenti. Il nuovo piano è già scattato e gli operatori che non provvederanno a uniformarsi entro due giorni saranno sanzionati.


Si tratta, insomma, di una piccola rivoluzione per gli utenti europei: la fine del roaming sarà tale in un tutti gli stati membri Ue oltre a Norvegia, Liechtenstein e Islanda (ma non in Svizzera, Andorra e Principato di Monaco). Sarà importante evitare gli “abusi”, cioè l'utilizzo continuativo nel paese di residenza di una scheda sim comprata in un altro stato. L'obiettivo del provvedimento, in poche parole, è la cancellazione degli extracosti solo quando si viaggia all'interno dell'Unione e non quando ci si trasferisce.




Andrus Ansip, vicepresidente della commissione responsabile dell’agenda digitale, spiega: “Esperti della commissione, regolatori nazionali e associazioni di consumatori stanno controllando che le nuove regole siano rispettate. C’è qualche caso di operatori che hanno annunciato aumenti tariffari che potrebbero non essere compatibili con le regole, o che usano la fine del roaming per alzare i prezzi. Ma le regole dovranno essere applicate rigidamente e chi non le rispetta sarà penalizzato”.

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