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musica classica
Sei un musicista amatoriale e vuoi suonare con i Berliner? Avanti, c'è posto
L'orchestra più importante al mondo cerca cento nuovi musicisti. Nessun limite d’età o di provenienza, ma solo una condizione: essere dilettanti
Dalle parti della Philharmonie di Berlino sono aperte le audizioni per cento nuovi musicisti. Nessun limite d’età o di provenienza, ma solo una condizione: essere dilettanti. Avete letto bene: l’orchestra più importante al mondo, diretta da Kirill Petrenko, con un pubblico planetario e punto di riferimento interpretativo per gran parte del repertorio sinfonico, si apre agli amatori. Tutto vero, perché l’orchestra di Berlino, ancora una volta, sorprende e spiazza il mondo della musica classica (almeno quello italiano) con un progetto che diventerà un modello. “Be Yourself – Be Music – Be Phil” (“Sii te stesso, sii musica, sii Phil”) è lo slogan di un’iniziativa che vuole unire tutti coloro che, nel mondo, amano la musica.
La Be Phil Orchestra vedrà musicisti amatoriali collaborare fianco a fianco con i membri dei Berliner Philharmoniker per preparare ed eseguire un programma da concerto. L’appuntamento è per il 2 aprile del 2026 al Großes Festspielhaus, durante il Festival di Salisburgo, con il direttore russo Tugan Sochiev e un programma già definito: la Sinfonia concertante in mi bemolle maggiore K. 297b di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia n. 8 in sol maggiore op. 88 di Antonín Dvorák. Il bando, in perfetto rigore tedesco, fissa le prove dal 29 marzo al 2 aprile.
Tutti gli aspiranti Berliner devono caricare, in un’apposita sezione sul sito dell’orchestra, un video di quindici minuti in cui eseguono un brano capace di valorizzare doti tecniche e interpretative. Alcuni si chiedono cosa significhi, per un’istituzione di tale importanza, essere musicisti amatoriali: “I tuoi studi o la tua professione non devono essere legati al fare musica in pubblico”, recita il sito.
Partecipare all’iniziativa non ha alcun costo, ma non sono previsti rimborsi per vitto e alloggio. E qui un’altra interessante novità: si cercano padroni di casa a Salisburgo che mettano a disposizione le proprie abitazioni per ospitare uno o più musicisti. I Berliner host saranno assegnati ai diversi musicisti, ai quali verrà offerto tutto il necessario nel periodo di “lavoro”.
In realtà i Berliner avevano già realizzato questa stessa iniziativa nel 2023 con un concerto tenutosi in Giappone. Per la prima volta l’orchestra propone un evento durante uno dei festival più iconici e legati alla tradizione austrotedesca. L’iniziativa si amplia coinvolgendo persone non strettamente collegate al mondo musicale, ma disponibili a sostenere un progetto di questo tipo. Intanto i Berliner continuano il loro percorso volto alla creazione di un pubblico planetario, senza limiti di età, provenienza o livello sociale. La realizzazione della Digital Concert Hall, con l’intera stagione trasmessa in diretta web, ha aumentato in modo impressionante gli ascoltatori, senza sottrarre un solo abbonamento a chi frequenta la sala. Poi ci sono le iniziative discografiche, un archivio audio, video e fotografico costantemente aggiornato e capace di spingersi indietro nel tempo, le novità tecnologiche e il grande spazio riservato alla musica contemporanea. Una macchina musicale da cui dovrebbero prendere esempio anche le nostre (grandi) istituzioni, spesso incapaci di sperimentare, tentare nuove vie o imitare quelle già battute con successo altrove.
Un monito anche ai governanti: è giunto il momento di creare percorsi di formazione separati per chi vuole studiare seriamente musica per diletto, senza aspirare a una professione, e per chi vuole farne un mestiere. Così i conservatori diverrebbero vere istituzioni di alta formazione, si diffonderebbe un’educazione musicale più capillare e un maggior numero di persone potrebbe iniziare a godere della bellezza delle sette note.