Un evento della Pro Loco di Pompei si è trasformato in un amarcord del "concerto vuoto" del '71, ancora impresso nella memoria dei pochi che videro dal vivo il gruppo esibirsi nelle rovine senza pubblico. La storia del rock all’ombra del Vesuvio
È forse il film concerto più noto della Storia, perlomeno il più fertile di prodotti derivati. Versioni modificate, menzioni sparse, scritture, film sul film, equivoci curiosi e attendibili esegesi. Pink Floyd: Live at Pompeii, diretto da Adrian Maben, fu il racconto di un concerto mai avvenuto, ovvero di un concerto senza pubblico che il gruppo musicale inglese tenne a ottobre 1971 nell’Anfiteatro del Parco Archeologico. Ci sarebbe tornato tanto tempo dopo uno di loro, David Gilmour, il 7 e l’8 luglio del 2016 per un Live at Pompeii ma stavolta davanti alla folla e per ricevere la cittadinanza onoraria dal sindaco. Il chitarrista, che subentrò nel gruppo al “crazy diamond” Syd Barrett, ritrovò in quell’occasione il regista Maben nei corridoi dell’Anfiteatro, dove una mostra fotografica ha immortalato le immagini del “concerto vuoto” del ‘71, quando la popolarità dei Pink Floyd non era ancora assurta ai vertici ma già i mancati architetti inglesi producevano brani rimasti memorabili nell’album Meddle.
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