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la lettera

Una dieta e Pannella in comune. Che festa con Vasco

Clemente Mimun

"Lo conosco dal 1991 e da allora siamo amici". Il concerto allo stadio Olimpico visto dal direttore del Tg5

Al direttore - Allo stadio Olimpico ho visto bambini di tre anni saltare come grilli assieme ai nonni settantenni, che non riuscivano a star fermi. E ragazze e ragazzi ballare e cantare a squarciagola, ricordando ogni strofa delle sue canzoni. E’ la festa che si ripete a ogni concerto di Vasco, un artista, un uomo, che col passare del tempo diventa sempre più sincero, leale, bravo e convincente. Lo conosco dal 1991 e da allora siamo amici. Ci siamo conosciuti in una clinique per dimagrire e rimetterci in sesto. 900 calorie al giorno, una tortura! Se siamo ancora qui, tra un malanno e l’altro, lo dobbiamo soprattutto “agli interruttori” come canta Vasco ne “I soliti”, ma pure perché la parola RESA non fa parte del nostro vocabolario. Piace a lui, ma anche a me, quel che facciamo e continueremo a fare. L’unicità di Vasco, quel che lo rende davvero speciale, è la serietà con cui si prepara al ritorno sul palco, il desiderio di dare tutto, l’amore per la sua gente. E non ho dubbi sul fatto che il suo carburante vitale è proprio il calore del suo popolo. Abbiamo in comune un eterno amore per Marco Pannella e le sue battaglie civili. Su molte altre cose la pensiamo diversamente. Ma non ce ne frega niente. E’ così bello essere amici!

 

Clemente Mimun è il direttore del Tg5

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