La nuova estetica dell'uomo Ferragamo

Linee sobrie e colori tenui per la nuova collezione che ha sfilato al Nettuno dell'Ammannati, tra centinaia di curiosi 

Fabiana Giacomotti

Spazio contro restauro, prestigio per prestigio. Nella moda funziona adesso così, anche grazie al benedetto Art Bonus e che nessuno ce lo tocchi. Dunque, centinaia di curiosi assiepati lunedì sera all'imbrunire attorno al recinto mobile, durato poche ore, e al Nettuno dell'Ammannati, il "biancone" restaurato. Sfila la linea Ferragamo uomo con la direzione creativa di Paul Andrew, ormai alla guida di tutto, e in passerella arriva un uomo "capace di amare e soffrire", vestito nei colori più tenui dell'arcobaleno e con linee sobrie. Nella sua ricerca di una nuova estetica per l'uomo Ferragamo, di codici che non dimentichino la lezione di Salvatore negli accessori (la suola rainbow è sempre fonte di ispirazione, insieme con i pellami più pregiati anche nei tabi di morbido cervo, usati come scarpe sopra a sandali-zori) e la grande abilità artigianale nel trattamento delle pelli, degli intrecci e della costruzione dei pantaloni, Andrew inserisce gli ormai indispensabili tessuti tecnici, ed elimina qualunque riferimento al logo. "Per me non è lusso". Scelte controcorrente ma coerenti.

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