Come fare bella figura in salotto senza necessariamente sapere quel che si dice

La carta di credito

Andrea Ballarini
Grande comodità o gigantesco business? Servizio per tutti o fonte di lucro per pochi? Presidio democratico o baluardo classista? Comunque la pensiate, non mancate di dirlo al prossimo con grande sicumera.

- Diffidarne: non si ha la sensazione di spendere e ci si dissangua senza neppure accorgersene. Deprecare.

 

- Rievocare i tempi in cui ogni volta che si valicava la frontiera bisognava preventivamente munirsi dei noiosissimi Travellers Cheques; allargare il concetto ricordando il sospetto con cui si veniva squadrati dall'impiegato della banca dove si andava a cambiarli, presentandosi in infradito e canottiera.

 

- A Roma l'American Express è considerata con ostilità: in metà dei negozi non l'accettano e quando la presenti ti fanno un pippone sulle commissioni troppo alte; nell'altra metà anche se la accettano ti chiedono, vagamente irritati: "Non ne ha un'altra?". Rammaricarsene.

 

- L'umanità si divide in quelli che la usano per fare acquisti su internet e in quelli che se ne guardano bene, perché non si fidano e, si sa, tutti i ladri del mondo non aspettano altro.

 

- Carta o bancomat? C'è il PIN? PIN e tasto verde. Qual è la mia copia? Evitare: usurate.

 

- Le tessere di plastica sono sempre in numero doppio degli appositi scompartimenti dei portafogli. Dolersene.

 

- Le carte revolving sono Satana: fingono di aiutarti poiché consentono di rimborsare la spesa a rate, ma in realtà sono dei cravattari tecnologici. Scagliarsi contro.

 

- Narrare di conoscere un possessore di American Express Centurion, quella nera in titanio, che per averla devi essere ricco almeno come Rockerduck. Favoleggiare degli incredibili servizi offerti al titolare, dalla fornitura quotidiana di croissant parigini in zone inesplorate della Nuova Zelanda, alla tratta delle bianche.

 

- Ha la caratteristica di diventare del tutto inutile nel momento del bisogno, poiché si smagnetizza, esaurisce il credito, è sempre del circuito meno diffuso ecc.

 

- Raccontare di essersi trovati dall'altra parte del mondo, meglio in paesi tecnologicamente inadeguati, con la carta di credito fuori uso, senza il becco di un quattrino e senza la possibilità di ottenerne in alcun modo. Arabescare a soggetto sulle situazioni kafkiane affrontate.

 

- Sostenere l'efficacia del paglione della nonna come luogo atto a custodire i soldi. Di seguito tuonare contro la rapacità delle società che emettono carte di credito e dire di essere orgogliosi di non avere mai ceduto alle loro illusorie lusinghe.

 

- Averci messo mesi per farsi riaccreditare l'importo di acquisti fraudolenti, dopo una sfiancante teoria di telefonate, mail, raccomandate, denunce ai carabinieri. Esagerare tempo di riaccredito e sfiancamento.

 

- Attesta conoscenza della storia e del costume novecentesco dire che la prima carta di credito moderna fu inventata dal Diners Club nel 1950 e che ci mise otto anni ad arrivare in Italia.

 

- Preferire la carta prepagata, così finiti quelli non c'è il rischio di farsi troppo male. Fare arditi paragoni con la modica quantità di cannabis.

 

- Compiangere gli americani che si ammazzano con le carte di credito quanto con le pistole, come si è potuto constatare nella recente crisi economica.

 

- Dire che in Europa ormai in tutti i ristoratori vengono al tavolo con la macchinetta portatile a fare la transazione con la carta, mentre da noi siamo ancora al darla al cameriere sperando che questi non vada di là a clonarla. Diffondersi sull'acquiescenza colpevole degli italiani: in Francia sarebbero già scoppiati tumulti di piazza.

 

- La carta di credito si è affermata in tutto il mondo occidentale, con la significativa eccezione dei taxi in attesa all'aeroporto di Fiumicino. Raccontare di avere chiesto a venti conducenti (esagerare pure il numero) prima di averne trovato uno che dichiarasse di accettarla. Di seguito spiegare perché il Paese non ce la può fare.

 

- Qualunque eventualità di difficile realizzazione, ma fortemente desiderata, può essere fatta seguire dall'esclamazione "Priceless!" (Es: Non accompagnare la fidanzata all'Ikea nel weekend? Priceless! Sapere il capufficio devastato dalla dissenteria? Priceless!): solitamente genera ilarità.

 

- Se il contesto trasgressivo lo consente, dire di usarla prevalentemente per stendere la coca.

 

(Foto di Frankieleon via Flickr)

Di più su questi argomenti: