L'amore a distanza

Andrea Ballarini

L’amore non conosce frontiere, distanze od ostacoli. Meglio allora munirsi di biglietti a tariffe agevolate.

    - È un'utopia. Per alimentare un rapporto c'è bisogno di vedersi, di condividere il quotidiano, di conoscere l'altro nelle più varie circostanze. Continuare a soggetto.

     

    - Se è vero amore la distanza non cambia niente. Ricordarsi sempre di dire che il tempo non si misura in quantità, ma in qualità.

     

    - Mai fare improvvisate presentandosi a casa del/la partner con un giorno di anticipo. Ignorare questo precetto è una forma particolarmente sofisticata di roulette russa.

     

    - Apprezzatissimo avere un amico pilota di aereo che possa fare viaggiare gratuitamente in cabina.

     

    - Sono le storie migliori, perché possono andare avanti tutta la vita. Convenirne

     

    - Sono le storie migliori, perché così si evita la routine e quando ci si vede si fa del gran sesso. Convenirne.

     

    - Oggi con i Frecciarossa è facile; una volta sì che ci voleva dell'eroismo ad amare oltre il dazio.

     

    - Fondamentale avere il cellulare con un abbonamento flat.

     

    - Avere avuto una storia con una ragazza di Tokio per sei mesi, poi più che l'amore poté il fuso orario. Ricordare come in quel periodo le borse sotto gli occhi avrebbero potuto contenere la spesa.

     

    - Affermare con vigore antropologico che moglie e buoi non è poi così tanto una stronzata. Arabescare sul tema. Citare Lévi-Strauss: non necessario.

     

    - La distanza è fondamentale per mantenere vivo l'amore. Attesta solida preparazione culturale dire che, secondo Byron, se Laura fosse stata la moglie di Petrarca, lui non avrebbe scritto sonetti per lei tutta la vita.

     

    - Se ci si vede meno di una volta ogni due mesi bisogna realisticamente mettere in conto che almeno uno dei due trombi anche con altri. Affermazione ideale per rivitalizzare una cena che non sta decollando.

     

    - Avere un'amica che ogni volta che va in vacanza all'estero si fidanza con qualche diseredato locale di bell'aspetto. Poi, dopo qualche mese, questi si trasferisce a casa sua e lei solitamente riesce a liberarsene solo poco prima di partire per la prossima vacanza. Deplorare ma ammirare lo sprezzo del pericolo.

     

    - Se a Cuba avete avuto una storia con una diciottenne locale, al ritorno impegnarsi a convincere gli amici che lei si era innamorata davvero e che quando vi siete lasciati le avete spezzato il cuore. Nel caso, è delicatezza evitare di mostrare al vostro amico la pagina Facebook della diciottenne in questione in cui, due giorni dopo la rottura, la si vede davvero innamorata di un altro.

     

    - Discutere con competenza del ruolo di Skype in una relazione a distanza attesta apertura mentale e attenzione alla modernità. Valutare secondo il contesto se evocare l'immortale telesega di "Amici miei".

     

    - Facebook ha enormemente complicato la vita perché è una sorta di cintura di castità elettronica: qualcuno che ti tagga a tradimento c'è sempre. Dolersene.

     

    - La necessità di prendere aerei, treni, auto tutti i weekend alla fine diventa un lavoro che logora l'amore. Rammaricarsene.

     

    - Appurata la serietà della storia, interrogarsi freddamente sull’opportunità di ricavare uno spazio nell'armadio per gli abiti di lei/lui. Concludere sempre che non è il caso.

     

    - Dibattere se lasciare il proprio spazzolino da denti a casa del/la partner debba essere considerata una fuga in avanti o una forma di ottimizzazione della logistica.

     

    - "L'amore a distanza... Può essere (molto) sofferto oppure vissuto con serenità. Se per distanza s'intendono 80 km... li faremo più che volentieri abitualmente... anche molti di più... io l'ho fatto." (Testimonianza dal blog www.loveismatch.com)