Era russo e volle farsi francese. Era un eroe di guerra e diventò romanziere. Amava sdoppiarsi in un continuo gioco di specchi e di scatole cinesi. Costruì una truffa letteraria che lo portò al suicidio “Ho creato Émile Ajar per nostalgia della giovinezza, degli inizi, per riprovare l’emozione del primo libro”, scrive in una lettera all’editore