Guida alla letteratura fantastica

Edoardo Rialti
a cura di Claudio Asciuti
Odoya, 878 pp., 36 euro

    Come ammoniva il prof. Tolkien “il paese delle fate è una terra pericolosa; vi sono trabocchetti per gli incauti e prigioni per i temerari: è vasto, profondo, eminente e colmo di molte cose: vi si trovano animali e uccelli di ogni genere; mari sconfinati e stelle innumerevoli; bellezza che incanta e pericolo onnipresente; gioia e dispiacere taglienti come spade”. E se è coraggioso tentare anche solo un’incursione, che dire del tentativo di stendere un resoconto di tutti i viaggi e i racconti? Come si può mappare “La Storia Infinita”? Anche i curatori di questa splendida e ricca guida ne sono consapevoli: “Il fantastico assomiglia al paiolo delle streghe, quello in cui le tre megere del Macbeth di William Shakespeare cuociono la loro misteriosa pozione: un qualcosa di inesplicabile, somma di sconcertanti ingredienti e di misteriosi incantesimi”. Per questo, più che una mappa, il volume è un intelligente tributo al Castello di Atlante, con le sue stanze innumerevoli, e i mille richiami. Voci tematiche, personaggi, archetipi, incisi transmediali ricorrono e trascolorano gli uni negli altri, come gli scrittori, i registi e i fumettisti: così il changeling elfico di Poul Anderson rimanda al figlio cambiato di Pirandello, le città di Lovecraft, i cui semplici nomi suggeriscono incanto o orrore, cedono il passo a montagne come la Grigia Sorella di Zelazny, la carrellata di cavalieri più o meno esplicitamente omosessuali parte dallo strazio eschileo di Achille per le cosce di Patroclo e arriva fino alla fosca, tragica sensualità di Richard K. Morgan: i riti di iniziazione comprendono Alice e Harry Potter. La musica, ispirata a poemi e romanzi, spazia da Monteverdi all’Orff dei Carmina Burana che scandiranno le cavalcate dell’Artù di Boorman, da Korsakoff e ovviamente Wagner, fino ai più contemporanei Bob Dylan e David Bowie.
    La trance è stata raccontata sia da Kurosawa che da Matheson. Come accade solo con un tomo di sortilegi, la sorpresa è possibile a ogni pagina, qualunque sia il punto scelto per sfogliare il volume. Ai grandi nomi dei giganti del genere – dalla Rowling ad Altieri, da Jack Vance a Robert E. Howard, da Pratchett in lotta con la malattia a George R. R. Martin e al successo planetario del “Trono di Spade” – alle creature come draghi e licantropi, alle professioni come medici o scassinatori, si avvicendano anche originali approfondimenti sulle armi, spesso autentiche protagoniste al pari dei personaggi – da “Tempestosa” alle tante spade spezzate fino a Excalibur, che in un fumetto può persino diventare una mazza da baseball, e la troppo sconosciuta storia di tanto fantastico italiano – tra cui ricordare anche un insospettabile Guido Gozzano o l’ambizione michelangiolesca del “Giudizio Universale” di Papini. Un testo imperdibile per ogni appassionato del genere, e della letteratura in generale, realizzato con passione e ironia, e percorso da una costante e intelligente attenzione alle questioni stilistiche, documentate con dovizia di esempi: perché in fondo niente come un passaggio lirico di Ursula Le Guin o ironico di Kafka, permette di respirare l’aria che spira dal loro mondo immaginario, e al loro incantesimo di fare effetto. Sempre il prof. Tolkien scrisse che la scoperta del finlandese era stata come incappare in una cantina piena di bottiglie pregiate. Non c’è forse immagine più adatta per esprimere i sentimenti di ogni vero amante del fantastico per un volume come questo, nel quale vorticano, come tra i sortilegi della notte di Valpurga, volti caramente noti e una folle gloriosa sarabanda di nuove conoscenze.

     

    GUIDA ALLA LETTERATURA FANTASTICA
    a cura di Claudio Asciuti
    Odoya, 878 pp., 36 euro