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lettere al direttore

Schlein alla guida del Pd per un ventennio. Meloni firmerebbe subito

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

Al direttore - Parigi è bella ma non ci vivrei.
Jori Diego Cherubini

 


   

Al direttore - Un allenatore arrestato per aver discriminato, sulla base di una “presunta razza o affiliazione religiosa”, alcuni calciatori. Una cosa odiosa, direttore, ma una cosa per cui si può essere arrestati?
Licia Arroni

Quando si costruiscono norme vaghe per punire i reati d’opinione, il rischio che sia dato a un giudice ogni discrezionalità interpretativa, trasformando in un autore potenziale di reato anche chiunque manifesti in modo anche sgradevole le sue idee e le sue opinioni, ancorché disgustose o sbagliate, può diventare realtà. A Parigi ne abbiamo avuto una prova. 

 


       

Al direttore - Al cardinale Matteo Zuppi tutta la mia solidarietà. Discutere con un funzionario del Cremlino di pace è come discutere con un No vax di vaccini.
Michele Magno

Che poi, se ci pensa, spesso sono proprio le stesse persone. 

 


   

Al direttore - E’ proprio il silenzio di Elly Schlein sulla nomina di Stefano Bonaccini a ricoprire il ruolo di commissario straordinario per la ricostruzione delle zone alluvionate, a dimostrare che Giorgia Meloni ha compiuto un grave errore politico a non effettuare nell'immediatezza degli eventi quella nomina. E' vero che la premier si è salvata in corner perché nessuno (salvo coloro che vogliono istituire una commissione d'inchiesta sulla gestione del Covid 19) può dire nulla sul gen. Figliuolo (un altro bell’esempio di benefica incoerenza di Giorgia). Ma la presidente del Consiglio ha rinunciato a stabilire un rapporto di collaborazione stretta con il capo dell’opposizione interna al Pd: un rapporto che avrebbe rafforzato Bonaccini e messo in imbarazzo e in difficoltà la segretaria '”antipartito” del partito nella sua linea di attacco frontale a Giorgia Meloni.
Giuliano Cazzola

Mi scusi: ma lei, fosse in Giorgia Meloni, non farebbe qualsiasi cosa per assicurarsi che Elly Schlein stia alla guida del Pd per il prossimo ventennio?

 


 

Al direttore - L’articolo “Via dal M5s chi sta con Dibba”, pubblicato sul Foglio del 30 giugno, non riporta correttamente il pensiero della vicepresidente vicaria del Movimento 5 stelle Paola Taverna. Taverna, difatti, non ha mai pronunciato la frase attribuitale nel titolo, che distorce totalmente il senso del ragionamento esposto durante la riunione con gli addetti al coordinamento dei gruppi territoriali romani, dove, su richiesta, la stessa ha inteso dire che l’impegno da profondere nei gruppi territoriali del M5s è difficilmente conciliabile con altre iniziative. Ne consegue che non esiste nessuna strategia finalizzata alla “cacciata” di alcuno.
Ufficio Stampa del Movimento 5 stelle

Risponde Simone Canettieri. Ce ne fossero di precisazioni così. L’ufficio stampa del M5s dice che Paola Taverna “ha inteso dire che l’impegno da profondere nei gruppi territoriali del M5S è difficilmente conciliabile con altre iniziative”. Quindi con l’associazione “culturale” di Dibba, come scritto ieri su questo giornale.

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