Il piano militare dell'Ue nel Mediterraneo e il drone europeo

Redazione
La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli del New York Times, Bloomberg, Wall Street Journal e Le Monde

L'Unione Europea approva il piano di intervento militare contro i trafficanti di esseri umani

New York, 19 mag - (Agenzia Nova) - Gli Stati membri dell'Unione Europea hanno approvato ieri i piani per un'operazione navale tesa a combattere le reti di trafficanti di esseri umani nordafricani che gestiscono il flusso di migranti attraverso il Mediterraneo. La Nato ha già annunciato di essere pronta a prestare assistenza. L'alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Federica Mogherini, ha dichiarato che le operazioni dovrebbero essere avviate il mese prossimo, non appena Regno Unito, Francia, Italia e gli altri paesi che parteciperanno alle operazioni avranno messo in campo i mezzi necessari. La prima fase del piano europeo, che non prevede l'impiego di forze a terra sul suolo libico, consiste nell'organizzazione di centri di sorveglianza e intelligence per individuare le rotte degli scafisti che dalla Libia conducono a Malta e all'Italia. In una seconda fase, le navi europee avvierebbero il sequestro delle imbarcazioni dei trafficanti prima che queste imbarchino i migranti. L'Ue è ancora in attesa di un mandato delle Nazioni Unite che consenta la successiva distruzione dei natanti. “Il punto fondamentale non è la distruzione delle barche, ma la distruzione del modello di business dei trafficanti”, ha dichiarato Mogherini. L'obiettivo finale della missione è di respingere i migranti appena lasciano le coste del Nordafrica, ma non prima d'avervi creato centri europei da dove i profughi possano presentare domanda di asilo.

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Mogherini spera nel mandato Onu contro i trafficanti

Berlino, 19 mag - (Agenzia Nova) - L'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini si è detta sicura che il Consiglio di Sicurezza dell'Onu approverà la missione militare europea contro i trafficanti nel Mar Mediterraneo. Il sì dei ministri degli Esteri e della Difesa di ieri a Bruxelles rende "più probabile" l'approvazione da parte del Consiglio di Sicurezza della risoluzione per un mandato Onu. Il vertice straordinario dei capi di Stato e di governo della Ue di aprile, indetto dopo la morte di oltre 800 migranti nel Mediterraneo, aveva deciso la missione militare che avrà il compito di identificare e distruggere i barconi dei trafficanti.

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Italia: privatizzazioni, il consigliere del premier Renzi respinge le critiche dell'Fmi

New York, 19 mag - (Agenzia Nova) - Yoram Gutgeld, consigliere economico del premier italiano Matteo Renzi, ha dichiarato che non saranno le privatizzazioni a risolvere l'enorme problema del debito pubblico italiano, e ha respinto le critiche del Fondo monetario internazionale (Fmi), che ieri ha definito “deludenti” i progressi di Roma sul fronte della dismissione delle partecipazioni dello Stato nelle aziende pubbliche. Il governo italiano intende procedere alla privatizzazione di Poste Italiane Spa dopo l'estate, e di Ferrovie dello Stato nel 2016, ha spiegato Gutgeld in una intervista concessa a “Bloomberg”, sottolineando che non è ancora stato deciso se le ferrovie verranno privatizzate in toto, oppure previo scorporo delle infrastrutture. Il consigliere ha però ridimensionato il ruolo delle privatizzazioni nel tentativo del governo Renzi di porre un freno al debito pubblico: “Stiamo parlando di operazioni del valore di pochi miliardi di euro. Dobbiamo fare di più in alcuni settori per incentivare la competizione, ma le privatizzazioni non risolveranno in alcun modo il problema del debito pubblico italiano”, ha spiegato Gutgeld, che ha anche espresso perplessità in merito all'ipotesi di vendere la quota del 30,1 per cento che lo Stato detiene nella compagnia petrolifera Eni: “Credo che al momento non ci sia un piano in questo senso, e finanziariamente parlando una mossa simile non avrebbe molto senso”, ha spiegato.

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La Francia, la Germania e l'Italia si accordano sul progetto di un drone europeo

Parigi, 19 mag - (Agenzia Nova) - I ministri della Difesa francese, tedesco ed italiano lunedì hanno firmato a Bruxelles un accordo che impegna i rispettivi paesi allo sviluppo di un drone europeo: l'apparecchio, di tipo a "Media altitudine e lungo raggio" (Male), dovrebbe essere operativo verso il 2025. L’iniziativa si inscrive nel quadro di una serie di progetti nel settore della difesa elaborati nel dicembre 2013 nel corso di un vertice dei capi di Stato e di governo dell'Unione europea, che per lo più saranno coordinati dall'Agenzia europea di difesa nella speranza di mettere in comune le risorse in un contesto che vede i budget militari diminuire in numerosi paesi Ue.

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Le banche italiane hanno una chance di sbocciare
New York, 19 mag 08:32 - (Agenzia Nova) - Il ritorno dell'Italia alla crescita economica e un chiaro cammino di riforme dovrebbero essere un toccasana per il sistema bancario italiano, scrive Paul J. Davies sul “Wall Street Journal”. In Italia “è primavera”: l'economia è tornata a crescere, e il premier italiano “ha vinto la battaglia politica che dovrebbe dare a lui e ai futuri governi la stabilità necessaria a portare avanti le riforme”. Il settore bancario “beneficerà di entrambi questi fattori”: la crescita inciderà sul monte delle sofferenze in sofferenza, mentre le riforme miglioreranno i processi di bancarotta e daranno un impulso alle fusioni tra le banche popolari”. Le opportunità ci sono, a patto però di non ignorare lo stato di difficoltà in cui versa il settore bancario italiano: “le entrate derivanti dai prestiti si sono stabilizzato, ma la crescita resta elusiva, perché la domanda di credito scarseggia, la competizione è elevata e i costi di finanziamento sono a livelli bassissimi”. Le banche italiane, poi, sono gravate da una montagna di crediti in sofferenza, anche se il peggio pare essere passato. Il sistema bancario italiano – conclude il quotidiano Usa – è avviato sulla via della guarigione, ma potrà evitare una ricaduta soltanto a patto che l'economia continui a rafforzarsi”.

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Panorama internazionale

 

Germania: uno scandalo a misura di Spd

Berlino, 19 mag - (Agenzia Nova) - Il segretario del Partito liberale tedesco "Fdp", Christian Lindner, ritiene che lo scandalo della collaborazione tra servizi segreti statunitensi e tedeschi possa trasformarsi in una sorta di "Watergate tedesco". Anche i il vice-cancelliere Sigmar Gabriel parla del pericolo di un "affare di Stato". Allo stesso tempo, però - scrive Berthold Kohler sul quotidiano "Frankfurter Allgemeine Zeitung" - Gabriel assicura che la coalizione durerà fino al 2017. Alle condizioni attuali, però, per alcuni esponenti dell'Unione di centro-destra questa rassicurazione appare più che altro una minaccia. In questa faccenda, infatti, emerge fin troppo chiaramente l'interesse dell'Spd di mettere in cattiva luce la cancelliera: farla passare per una leader non informata, per il galoppino o il "cagnolino" degli statunitensi: tutte accuse che i Socialdemocratici avevano già sbandierato nelle precedenti campagne elettorali. Questo scandalo - scrive l'opinionista - sembra fatto a misura dell'Spd, che cerca disperatamente di far leva sulla questione servizi segreti per migliorare i suoi risultati nei sondaggi elettorali.

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La politica tedesca è contraria agli interventi militari nel Mediterraneo

Berlino, 19 mag - (Agenzia Nova) - Nonostante le riserve avanzate dal governo di Berlino, l'Unione Europea sta portando avanti i preparativi per le missioni militari contro le reti dei trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo. E' possibile che le operazioni delle forze navali europee di fronte alla costa libica possano cominciare già nelle prossime settimane, ha dichiarato ieri l'Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza della Ue, Federica Mogherini, all'apertura dell'incontro tra i ministri degli Esteri e della Difesa a Bruxelles. Il ministro della Difesa tedesco, Ursula von der Leyen, non ha espresso la posizione del governo tedesco nonostante il ministro dello Sviluppo Gerd Mueller negli ultimi giorni si fosse detto fortemente contrario agli interventi militari: "Sì a togliere i barconi al traffico marittimo, ma senza operazioni militari: questo comporta troppi rischi e non risolve i problemi reali", aveva dichiarato l'esponente della Csu.

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Regno Unito: il sostegno di Jcb alla Brexit scuote le imprese

Londra, 19 mag - (Agenzia Nova) - Il primo ministro del Regno Unito, David Cameron, potrebbe presentare il disegno di legge che porterà al referendum sull'appartenenza all'Unione Europea il giorno dopo il Discorso della Regina, in programma la prossima settimana, che inaugurerà la nuova legislatura. Nel dibattito sulla cosiddetta "Brexit" è entrato, intanto, Jcb, il primo grande gruppo manifatturiero ad esprimersi a favore dell'uscita della Gran Bretagna dall'Ue in caso di mancato accordo sulle riforme. Secondo alcune fonti, il colosso bancario tedesco Deutsche Bank, invece, potrebbe lasciare il paese.

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I greci attendono la prossima busta paga e temono per il futuro

New York, 19 mag - (Agenzia Nova) - I cittadini greci attendono con preoccupazione l'esito dei negoziati tra il loro governo e i creditori europei, consci che in ogni caso, sul paese incombe quantomeno lo spettro di una “ristrutturazione” del debito. Dopo cinque anni di recessione, la Grecia è preda di un altro male: l'incertezza economica. Nessuno sa dire con esattezza se il governo di Syriza accetterà di scendere a patti coi suoi interlocutori – il che prefigurerebbe altri sacrifici per un paese già in ginocchio – oppure se Atene rifiuterà le condizioni imposte dai suoi creditori andando incontro entro poche settimane a un default. Anche nel caso si raggiungesse un accordo, nessuno ha la minima idea di quali sarebbero i termini, se il Parlamento greco lo approverebbe e se ciò aprirebbe le porte a una nuova cura di austerità per un paese che come sono soliti affermare i suoi creditori, “ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità”. L'incertezza crea di per sé gravissimi danni all'economia ellenica: il commercio è paralizzato dalla mancanza di credito e dalle domande di pagamento in contanti da parte dei fornitori esteri: i consumi, già in crisi, sono del tutto collassati a causa della contrazione economica; i risparmiatori fanno l'unica cosa sensata in questo frangente: ritirano i loro risparmi approfittando dei fondi emergenziali della banca centrale europea che continuano a tenere a galla le banche elleniche, per premunirsi in vista di un blocco degli sportelli o della possibile conversione forzata in caso di uscita dall'euro. Ristagna pure il turismo, perché i visitatori temono i disordini sociali e la violenza che potrebbero scatenarsi nel caso Atene dichiarasse la bancarotta. Su tutto, aleggia la confusione più assoluta e un rumore di fondo di indiscrezioni e voci tra loro contrastanti, che parlano di rotture nelle trattative o di accordi in dirittura d'arrivo. Ieri il premier Alexis Tsipras ha rassicurato gli imprenditori greci che un accordo coi creditori europei “arriverà molto presto”. Quanto presto, non è dato sapere: secondo alcuni, Tsipras sta semplicemente inviando un messaggio occulto ai suoi concittadini, concedendo loro quanto più tempo possibile per prepararsi alla rottura con Bruxelles. Nel frattempo, le ultime indiscrezioni della stampa economica britannica avvertono che la bancarotta potrebbe giungere non più tardi dei primi giorni di giugno.

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Ancora conflitti d'interessi per i Clinton, amici e membri della fondazione pianificarono la scalata della nuova economia libica

New York, 19 mag - (Agenzia Nova) - Sidney Blumenthal è un amico di lunga data dei coniugi Clinton. Durante la presidenza di Bill, Blumenthal si cimentò in una serie di ruoli: da autore dei discorsi del presidente a intellettuale “in-house”, sino a “filtro” ufficioso tra la Casa Bianca e la stampa. I Repubblicani lo accusarono di aver lavorato per screditare le indagini a carico del presidente per lo scandalo Lewinsky, e lo costrinsero a testimoniare durante il processo di impeachment presidenziale. Le rivelazioni raccolte dal “New York Times”, però, provano che Blumenthal è rimasto legato a doppio filo ai Clinton anche negli ultimi anni, con una commistione incredibile e inquietante tra i ruoli di consigliere e questuante indebito del dipartimento di Stato a guida Hillary Clinton in merito alle politiche libiche, finanziatore della fondazione benefica dei coniugi democratici, dipendente della stessa fondazione e contemporaneamente – lo si scopre soltanto oggi – consulente retribuito di Media Matters e American Bridge, due organizzazioni che hanno gettato le basi per la campagna presidenziale di Hillary Clinton in vista delle elezioni 2016. Ci sarebbe di peggio: durante il mandato di Hillary Clinton quale segretario di Stato della prima amministrazione Obama, Blumenthal, che pure non era dipendente dell'amministrazione, ne avrebbe influenzato la politica con una serie di missive alla politica democratica, contenenti informazioni d'intelligence ottenute da aziende Usa interessate a fare affari in Libia e per le quali l'uomo svolgeva una funzione di consulente. L'obiettivo di Blumenthal e di altri amici dei Clinton – inclusi contractor militari privati e un'ex spia della Cia – sarebbe stato quello di gettare le basi per monopolizzare la nuova economia libica, un piano che sembra essere fallito – almeno nei termini inizialmente pianificati – a causa dello stato di assoluto caos in cui versa quel paese nordafricano.

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