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Innamorato fisso

Duro come un morto

Maurizio Milani

Alle volte le salme sono oggetto di un particolare vizio: il priapismo

Il “priapismo” è abbastanza raro. Quanto ti arriva una salma con priapismo, c’è una “disciplinare” da seguire. Questo vizio infatti è l’unico che permane a “salma fredda”. Esporre per l’ultimo saluto un feretro con “zampa a tiro” non è bello. L’obitorista deve chiedere ai parenti: “Possiamo tagliare la fiaba?”. Alcuni sono perplessi. “Guardi che la zampa in tiro rimane anche per anni, e poi non si chiude il coperchio della bara…”. Tutti ci danno il permesso per farla finita. Si chiama un anziano in pensione che toglie di mezzo la vergogna. Un altro motivo che spinge i parenti a non opporsi. Chi va a far visita al defunto non sapeva che in vita avesse il priapismo: perché dovrebbe vederlo allungato con un pastello in piedi nelle braghe?

P.s. Sono sorte polemiche su dove si sbatte il prodotto tagliato. I parenti non ne vogliono sapere. Tanti dicono: “Lo buttano nelle sterpaglie dietro l’obitorio”.  Altri: “Ci fanno un creme caramel…”. Niente di tutto questo. Lo consegniamo al primo volontario che ne fa richiesta (in busta chiusa sigillata, non può aprirla). Poi, parliamoci chiaro: a tutti piace guadagnare qualcosa fuori busta. C’è una lista d’attesa. Anche perché ti capita un soggetto con priapismo non sempre.

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.