Letizia Moratti con il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana (LaPresse) 

innamorato fisso

Moratti per il Pirellone e l'Inter

Maurizio Milani

L’Innamorato fisso ha già trovato sui social foto “stupende” della nuova vicepresidente della Lombardia. Voci di una convocazione al Quirinale. Presto un nuovo quotidiano a Milano (il Lambro), distribuito gratuitamente dagli strilloni

Letizia Moratti, miglior ministro della Pubblica istruzione che l’Italia abbia mai avuto: vediamo le foto sui social. Foto n. 1, Facebook. La signora Moratti alla cerimonia che la nomina a vicepresidente della regione più importante d’Europa (insieme alla Baviera). Serie di foto stupende. Infatti Facebook premia gli scatti più belli: questi della Moratti hanno vinto il primo premio. Ancora la Moratti sotto la sede del Pirellone (la vecchia e storica sede della Lombardia). Su Twitter: “Questa per me è la vera sede della regione; farò di tutto per far ritornare i vari assessorati qui”. E un altro tweet: “Il Palazzo della Regione, quello nuovo, verrà ceduto come magazzino deposito delle scenografie della Scala”. Io twitto: “Ma sì! Facciamo che l’economia di Milano giri tutta solo intorno alla Scala. Quelle poche aziende rimaste facciamole scappare.

 
Ci mettiamo dentro:
- Sala prove per gli orchestrali della Scala
- Sartoria della Scala
- Museo degli spartiti della Scala
- Sala prove coro della Scala
- Sala prove balletto
- Museo dei costumi usati per le opere

 
Insomma, una roba da matti. La città seconda come industrie sul pianeta (fino al 1981) che diventa uno scherzo. Gentile Letizia, non vada dietro al comune che tra un po’ trasformerà tutti i milanesi in figuranti per le recite della Scala. Avremo miseria e basta. Oltre a farci ridere dietro dal mondo”. 
Torniamo ai social della Moratti. Instagram, foto n. 1. D’urgenza Letizia Moratti è convocata al Quirinale. Non c’è niente di ufficiale, ma Mattarella sembra disposto a darle l’incarico per guidare il nuovo governo. Si parla di lei nel dopo Mattarella come capo di Stato. Però è presto. Mattarella starà al colle fino al 2029 (sicuro).

 

Foto n. 31, Instagram. Letizia Moratti firma con il delegato Suning il ritorno dell’Inter FC alla famiglia Moratti. Letizia sarà la presidente del glorioso club milanese.   Foto n. 32, Instagram. Letizia inaugura il nuovo stadio dell’Inter alla Bovisa. Definito dall’Uefa il più bello d’Europa (e quindi del pianeta), potrà essere usato anche per le gare di cricket (sport bandito in Italia tranne a Milano). 

 
Foto n. 431, Facebook. Letizia Moratti con in mano il nuovo quotidiano di Milano, Il Lambro. Editori vicini a Forza Italia. Il primo numero è tutto dedicato ad Anna Falchi (giustamente). Il Lambro a breve sarà la gazzetta ufficiale della regione. Distribuito gratuitamente dagli strilloni. Finalmente Milano ritrova un suo simbolo: gli strilloni, una volta della Notte e Corriere d’Informazione. Oggi: “Lambro! Lambro, edizione pomeriggio del Lambro!”. Infatti il quotidiano avrà due uscite giornaliere (al pomeriggio per il 95 per cento si parlerà di Anna Tatangelo donna più bella del mondo).

  

Foto su Tik-Tok. Moratti e il presidente Fontana sulla torre più alta di Milano (Citylife). Vicino al tricolore che sventola all’ultimo piano, issano la bandiera con la rosa camuna. Simbolo lombardo. Il prefetto si offende e intima di ammainare il vessillo. La Moratti telefona a Di Maio e il prefetto viene trasferito.  Altra foto su Tik-Tok. La Moratti in Piazza Gae Aulenti, definita la piazza più bella d’Italia (era Vigevano, prima della costruzione di questa meraviglia). La Moratti entra nell’Unicredit Pavilion (Ibm Studios oggi) per una convention sul global warming. Dice anche: “Scusate! Non per mancare di rispetto ai comunisti! Ma come mai la Nasa dice che negli ultimi 30 anni la temperatura media di Marte è salita di diversi gradi?”.  Interviene un disoccupato grillino: “Nega l’effetto serra?” Moratti: “No! Anzi, il problema non lo abbiamo solo noi terrestri. Lo hanno anche i marziani”. Il disoccupato abbandona la sala. Tutti ridono e applaudono: “Letizia, Letizia!”

  

Elezioni imminenti per il nuovo sindaco di Milano. Tanti social chiedono alla Letizia di tornare a Palazzo Marino. Sarebbe vittoria sicura. La Moratti ringrazia e risponde: “Ci penserò! Certo che se vengo chiamata a Palazzo Chigi?”. Un sostenitore (io): “Ma Letizia (scusa la confidenza), puoi fare entrambe le cose. Al limite deleghi a De Corato. Il tuo vicesindaco (campione di preferenze su Milano)”.

  

Foto Instagram. La Moratti a Miss Milano. Il concorso di bellezza sospeso dai comunisti riprende dopo diverse edizioni saltate. Ricordiamo che la ragazza che vince Miss Milano di solito vince Miss Italia. Quest’anno il titolo va a Deborah Vittorese (studentessa al Liceo Parini). Viene premiata da Fontana e dalla Moratti. Deborah (senza che nessuno le abbia chiesto) dichiara: “Da oggi voterò sempre per lei signora Moratti e per lei presidente Fontana”. Tutto legittimo. Una persona vota chi vuole. Il suo ragazzo per controbilanciare dice su Facebook che lui vota Partito comunista italiano. Benissimo! Però se lo sapevo prima io, che ero in giuria, non facevo vincere la sua morosa. Le concorrenti erano tutte bellissime…

  

Foto Vanity Fair (online). Copertina della Moratti. Servizio ospite d’onore alla settimana della moda. Letizia posta foto con Beyoncé, Sandra Bullock (detta donna più bella dell’universo). Entrambe le artiste postano sul loro profilo le foto con la Moratti.

  

La Letizia a New York per inaugurare la sede Usa della Regione Lombardia. E’ a Brooklyn. In una pizzeria di italiani. Bella serata. Con mandolino, bucatini e canzoni da osteria lombarda. Il video postato su YouTube fa saltare la piattaforma. Troppi contatti. Non si era mai visto niente di simile. Nemmeno alla presentazione del nuovo film “007 ti amo”.

  
 Foto sul blog della Moratti. Letizia da “Peck”. La più famosa gastronomia di qua dell’Atlantico. Eccellenza milanese. Letizia scrive: “Più Peck e meno uffici del Registro e delle agenzie delle entrate. Basta lacci e lacciuoli: lasciamo correre l’iniziativa privata”. Riceve 25 milioni di like. Solo qualche nota negativa dei soliti comunisti abituati a non rischiare niente e ricevere il salario sicuro. Uno esagera e commenta: “Letizia!!! Licenziamoli tutti”. Letizia: “No! Tutti no. Ci servono, perché con il salario percepito acquistano, magari non da Peck anche se ha ottimi prezzi, ma al mercato del pesce”.   Su Facebook. Letizia all’ortomercato con caschetto muove un transpallet elettrico carico di cassette di frutta. Nella diretta Facebook consiglia: “Amici che siete in condominio, fate la spesa collettiva qui; per quantità elevate d’acquisto c’è un notevole risparmio. L’ortomercato di Milano è un’eccellenza, la frutta e la verdura sono di prima qualità. Ecco perché Sogemi, la società che ha in gestione l’ortomercato, da oggi viene ‘sfilata’ al comune e passa alla regione. In cambio al comune gli abbiamo dato la Rinascente. Solo il piano terreno il resto rimane di proprietà della regione”.

  

Foto n. 504 su Instagram. La Moratti e Sala sul primo convoglio della metro che inaugura la linea che da piazza Bausan va all’aeroporto Forlanini (Linate). Nel viaggio inaugurale la metro frena di colpo in modo automatico. La Moratti si offende e fa causa alla ditta che aveva in appalto il tunnel. Sala si offende ma preferisce lasciar correre. Dice però: “Se si verifica un’altra volta faccio chiudere non solo questa linea, ma tutta la metro di Milano”. La Moratti fa: “Bravo Beppe chiudiamo tutto, l’auto è ancora il mezzo più comodo per gli spostamenti. Abbiamo buttato via troppi soldi per bucare il sottosuolo di Milano. E adesso questi lavorano in remoto… bell’affare”. 
Sala: “Hai ragione Letizia! Anche se siamo su due fronti opposti la pensiamo uguale su tutto! Ti andrebbe di fare un partito noi due?”. 
La Moratti: “Sì! Anche perché quando ero sindaco tu facevi il segretario comunale durante la mia giunta”. 
Sala: “Dopo Fontana mi piacerebbe fare il presidente della Lombardia!”.
La Moratti: “Vediamo! Se salgo a Palazzo Chigi, porto Attilio con me come ministro degli Interni e allora sì che ti appoggio per il Pirellone”.

Sala: “Grazie! Ma in che anno, circa?”.

  
Moratti: “Nel 2029, ma anche prima, dipende da Salvini, che mi ha promesso che in caso di vittoria alle politiche 2023 mi lancia premier”.  Andiamo avanti. La Moratti posta su Facebook la foto della sua visita a San Patrignano. Tutti sanno che Letizia è una delle maggiori benefattrici della comunità. Comunità che ha indiscussi meriti, conquistati in tanti anni di impegno sociale. Vediamo Letizia nel caseificio aiutare a tirar su una tela con dentro una forma di Grana Padano. Per poi spostarsi nella serra nel settore ortofrutticolo e infine nella grande mensa, ospite a pranzo con i numerosi ospiti. Letizia si impegnerà ad allargare ulteriormente la comunità acquistando la collina davanti a San Patrignano. Di proprietà di un fondo obbligazionario arabo, che attualmente è un bosco di faggio (ma neanche).

  

La Moratti in stazione Lambrate Milano per visitare il museo di Gabriele D’Annunzio, con statua di cera del vate. Sono presenti tanti oggetti portati dalla villa del poeta sul Garda. La mostra doveva durare qualche giorno, ma visto il successo è stata prolungata a data da destinarsi. Anzi, aggiunge l’ufficio stampa della regione: “Potremmo prendere in considerazione l’ipotesi di tenerla fissa, e quindi non restituire più al Vittoriale tali splendidi oggetti”.

Giordano Bruno Guerri, lo storico curatore del museo dannunziano si lamenta con Letizia. Ecco la telefonata intercettata dal Foglio (sono io l’addetto a queste intrusioni, illegali, ma neanche tanto).

Giordano Bruno Guerri: “Letizia, scusa il disturbo, ma io vi avevo prestato gli oggetti per la mostra, ma non regalati”.

Letizia: “Ma è una decisione del Comune di espropriarli, sai loro sono comunisti... Hanno quel vizio di...”.

Giordano Bruno Guerri: “Tu non puoi fare niente?”

Letizia: “Posso telefonare al comandante del Nucleo tutela patrimonio artistico e chiederne la restituzione”.

 Giordano Bruno Guerri: “Sì! Fammi questo piacere! Anche perché qui c’è stato un notevole calo di turisti, a favore del museo della stazione di Lambrate sul Vate”.

Letizia: “A questo punto direi di traslocare tutto il museo di Gardone Riviera a Milano, tu rimani con l’attuale incarico, però ti sposti in Lombardia”.

Giordano Bruno Guerri: “Se lo dici tu Letizia, mi fido”.

Letizia: “Preparati per fare l’assessore alla Cultura nella nuova giunta di Palazzo Marino”.

Giordano Bruno Guerri: “Grazie. Sarei onorato”.

Letizia: “A proposito, amico mio, quell’aeroplano con cui D’Annunzio ha volantinato Vienna l’hai per caso tu?”.

Giordano Bruno Guerri: “No! Purtroppo lo ha un collezionista di Colorado Springs”.

Letizia: “Hai il telefono?”

Giordano Bruno Guerri: “Sì, te lo passo subito”.

La Moratti chiama il collezionista: “Pronto, sono Letizia Moratti (in inglese), ci interessa il velivolo di Gabriele D’Annunzio che avete in vostra gentile proprietà”.

Lui: “Meno male; sono contento, se venite a prenderlo ve lo do gratis”.

Letizia: “Giovanotto stia calmo. Sta bruciando una trattativa a suo favore”.

Lui: ” No! Lo aveva acquistato mio nonno, ma a me ingombra in giardino, aspettavo qualcuno che venisse a portarlo via. Grazie, grazie mille”.

Letizia: “Benissimo, domani all’alba arriva una ditta e gli libera il giardino. Le riconosco simbolicamente un dollaro per l’acquisto”.

  

L’aereo dell’impresa su Vienna e poi su Fiume torna in Italia. Il museo del Risorgimento (che c’entra poco) si interessa all’apparecchio. La Moratti lo cede per due milioni di dollari. Però sarà disponibile al museo del Risorgimento dal 2050. Per adesso, con tutto il resto, rimane nel museo dannunziano di Lambrate. La Moratti, sempre più attiva per far diventare Milano il polo museale più importante d’Europa, contatta la fondazione Peggy Guggenheim a Venezia: “Pronto, sono Letizia Moratti, che ne dite di traslocare baracca e burattini a Milano in uno spazio dedicato in stazione Rogoredo?”.

Curatore della fondazione Peggy Guggenheim: “Ma sì! Siamo stufi di stare a Venezia; un conto quando c’era Peggy, che era innamorata della città, ma noi qui che facciamo? Non si può neanche andare in bicicletta”.

Moratti: “E anche in monopattino elettrico”.

Loro: “Giustissimo assessore Moratti”.

Moratti: “Allora trasloco per domani?”

 
Loro: “Per me anche stasera!” Moratti: “Stasera no, perché mi arriva il Vittoriale di D’Annunzio; domani”. Loro: “A domani! Grazie mille”.

  

Tutte queste notizie sono sui profili social della Moratti, sia chiaro. Anche i colloqui telefonici. Tutto trasparente! Tutto in rete! La Moratti tenta un altro colpo “museale”. L’Ufo Crash di Roswell in New Mexico. Visitato da 30 milioni di persone. Sono lì esposti gli astronauti alieni catturati dopo l’incidente, il disco volante, ecc. La Moratti lo vuole a tutti i costi a Milano. Ne parla con il presidente. Fontana è buon amico del governatore del New Mexico. Telefonata. Fontana: “Ciao, come stai?” Governatore New Mexico: “Bene Attilio e tu?” Fontana: “Benissimo! Ti parlo francamente, alla Lombardia interessa il tuo museo degli ufo, saresti disposto...” Governatore: “Solo se in cambio mi dai la pinacoteca di Brera”. Fontana: “Affare fatto!”. Governatore: “Sono contento, Attilio!”. Fontana: “Anch’io Leopold”. 

Di più su questi argomenti:
  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.