Un caffè sulla basilica paleocristiana. Apre a Torino la Nuvola Lavazza

Una tazzina con Caballero e Carmencita, un'altra tra le nuvole del paradiso (quello della pubblicità)

Redazione

L'architetto Cino Zucchi ha firmato la nuova Nuvola Lavazza a Torino: uno spazio di oltre 30mila metri quadrati, un investimento complessivo di oltre 120 milioni di euro, nuovo quartiere generale del gruppo torinese, leader mondiale del caffè. Ma all'interno della nuova struttura non c'è solo la nuova sede dell'azienda ma anche un museo sull'universo del caffè, una piazza aperta, i resti di un'antica basilica paleocristiana all'interno dell'area archeologica venuta alla luce durante i lavori di realizzazione, uno spazio eventi, un bistrot per i dipendenti ma aperto ai cittadini di Torino, dove il gruppo è nato oltre 120 anni fa. e infine un ristorante "condiviso", che aprirà il prossimo 8 giugno realizzato con lo chef Ferrante Adrià nell'ottica della "condivisione informale dei piatti d'autore".

  

"La Nuvola Lavazza contiene la nostra storia e il nostro futuro – ha spiegato il presidente del gruppo Alberto Lavazza – ha le radici ben salde nella città e nel quartiere Aurora, storicamente teatro del nostro sviluppo industriale, ma è allo stesso tempo un complesso all'avanguardia in grado di dialogare con tutto il mondo. Così ci piace pensare che la Nuvola Lavazza abbia radici future". "Quando abbiamo costruito il nostro vecchio stabilimento – ha ricordato il presidente – producevamo 12mila tonnellate di caffè. Da allora Lavazza è cresciuta fino a diventare una multinazionale di 3mila persone, capace di produrre 190mila tonnellate di caffé all'anno. 

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