Ad Amsterdam progettano le barche che si guidano da sole

Redazione

Amsterdam, città d’acqua. Gli abitanti della capitale olandese hanno sempre saputo che la zona dei canali ha un fascino speciale: sono stati immortalati in dipinti, canzoni e poemi. Nel 2010 le vie d’acqua del XVII secolo sono state incluse nella lista del Patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco. Ma se una volta erano indispensabili strade di scambio e hanno contribuito alla prosperità della città, oggi pongono un problema all’amministrazione: come far sì che continuino ad essere infrastrutture utili, all’epoca delle Google car e delle automobili robot? Con delle barche che si guidano da sole.

 

L’AMS, Amsterdam Institute for Metropolitan Solutions, ha dato il via libera ad un progetto che prevede i test delle barche a guida autonoma per i prossimi cinque anni. Il progetto, denominato Roboat, è nato in collaborazione con i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT), della Delft University of Technology (TUD) e dell'Università di Wageningen con l'annesso Istituto di Ricerca (WUR). Il progetto prevede l'utilizzo di barche o chiatte galleggianti autonome nelle aree metropolitane. Il programma Roboat ha una durata quinquennale, verrà condotto ad Amsterdam e prevede un budget di 25 milioni di euro.

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