Dino Abbrescia in una scena di "Puoi baciare lo sposo"

Dino Abbrescia, perfetto per baciare lo sposo

Pietrangelo Buttafuoco

Svetta e sembra Michel Serrault nel “Vizietto” che fu. Con una canottiera addosso squaderna rabbia, commozione, corruzione e amore

Puoi baciare lo sposo, dicono allo sposo. E’ un film in uscita, uno dove la commedia italiana si presta alla pedagogia obbligatoria. E va bene – questo passa il convento dell’ideologicamente corretto – ma nei cartigli del canovaccio comico svetta un Dino Abbrescia che sembra Michel Serrault nel “Vizietto” che fu. In “Puoi baciare lo sposo”, il film distribuito da Medusa dal primo marzo al cinema, Abbrescia che interpreta il ruolo di un uomo cui piace tantissimo vestirsi da donna, pur da una posizione laterale, si prende tutta la scena. Si prende sottobraccio lo sposo e gli fa da mamma. Figlio di un poliziotto, Abbrescia che è stato uno dei protagonisti di “Squadra Antimafia” – dedicando al padre più che il mestiere dell’imitazione, l’immedesimazione – è uno di quegli attori forgiati nella viva fornace del teatro. Con una canottiera addosso – come col suo Pino Amitrano ne “Io non ho paura” di Gabriele Salvatores – in uno solo fotogramma squaderna rabbia, commozione, corruzione e amore. Perfetto per baciare lo sposo.

  • Pietrangelo Buttafuoco
  • Nato a Catania – originario di Leonforte e di Nissoria – è di Agira. Scrive per il Foglio.