Cartellone

    di Luca Fiore

    “Oggi, 6 febbraio 1971, dichiaro di non essere Emilio Isgrò”. Firmato: Emilio Isgrò. Lo stesso avevano fatto il padre, la madre, la sorella: tutti negavano che esistesse una persona con quel nome. Spiega oggi l'artista: “Se i miei amici e parenti dicono di non conoscermi, affermano di più la mia identità”. Così, a cancellare Isgrò, ci aveva pensato lui stesso anni fa. Il resto deve essere stato una passeggiata: la “Divina Commedia”, i “Promessi sposi”, la Costituzione italiana e, in occasione di questa grande retrospettiva veneziana curata da Germano Celant, “Moby Dick” di Herman Melville. Sono cancellature piene di ironia, saggezza e, soprattutto, poesia.

    Venezia, Isola di San Giorgio. “Emilio Isgrò”. Fino al 24 novembre

    info: cini.it

    “A me interessa affermare la libertà della tragedia, perché la tragedia ha ragioni divine e motivazioni storiche immense”. E' utile usare la chiave drammaturgica per entrare nel mondo di Kounellis, che per recuperare la poesia della pittura si è inventato regista di epifanie tragiche. A Casa Testori vengono esposte 12 stampe al carborundum di grande formato, realizzate nel 2014 in collaborazione con la Stamperia Albicocco di Udine. Sulla carta si imprime l'orma dei suoi cappotti. Testimonianza di una presenza che non c'è più. Sembrano gli indumenti degli Hollow Men, gli uomini impagliati di cui cantava T. S. Eliot.

    Novate (Milano), Casa Testori. “Jannis Kounellis. I Cappotti”. Dal 21 settembre al 3 novembre

    info: casatestori.it

    di Mario Leone

    Spettacoli, concerti, mostre, dj-set e molto altro ancora. Questo è “Verdi off”, manifestazione che precede di qualche settimana il Festival Verdi. L'evento si svolge tra Parma e Busseto, portando il festival in luoghi apparentemente irraggiungibili per condividere l'emozione di ritrovarsi nel nome di Verdi. Si parte con “Verdi Street Parade”, una lunga carovana con oltre mille e trecento tra attori, musicisti, cantanti, ballerini, circensi e coristi che si alternano fino a sera in spettacoli e concerti dedicati al Maestro e alle sue opere, interpretate e reinterpretate.

    Parma, Teatro Regio. Sabato 21, ore 18

    info: teatroregioparma.it

    Un vortice di malintesi, situazioni paradossali. Donne astute, innamorati sin troppo galanti e personaggi grotteschi. Tutti questi mondi si muovono all'interno di trame ricche di sorprese, svolte improvvise e progetti che saltano per aria. Questo è Gioachino Rossini e questa è “La scala di seta”, operina appartenente al gruppo di cinque partiture che il compositore pesarese scrisse per il Teatro San Moisè di Venezia. Proprio nella laguna ritorna con la direzione di Alvise Casellati e la regia di Bepi Morassi.

    Venezia, Teatro La Fenice. Da venerdì 20 settembre ore 19

    info: teatrolafenice.it

    di Eugenio Murrali

    Danza, musica, teatro, arti visive: è ripartita la macchina di Romaeuropa Festival, alla trentaquattresima edizione. Nei prossimi due mesi 377 artisti animeranno venti spazi della Capitale. Apre la danza con Lia Rodrigues alla sala Petrassi e Akram Khan al Teatro Argentina, dove il 23/9 arriverà anche la prosa: “Orestes in Mosul” dello svizzero Milo Rau, spettacolo che riambienta l'“Orestea” nel contesto della guerra contro lo Stato islamico. Dal 27/9 Cyril Teste e Isabelle Adjani porteranno a teatro “Opening night” dal film di John Cassavetes. A ottobre in scena Lino Musella diretto da Jan Fabre, Liv Ferracchiati e altri; a novembre anche Celestini.

    Roma, Romaeuropa Festival. Fino al 24 novembre

    info: romaeuropa.net

    Un'umanità incastrata nell'esistenza, restituita in una selezione delle 26 mini-pièce di “Opera panica. Cabaret tragico” dell'artista cileno naturalizzato francese Alejandro Jodorowsky. Lo spettacolo sarà al Franco Parenti di Milano con la regia di Fabio Cherstich, a cui Jodorowsky ha detto: “Il teatro si esprime con l'inconscio. Bisogna permettere a esso di fluire in scena con la stessa libertà con cui sgorgano i sogni”. Quattro attori interpreteranno i numerosi personaggi protagonisti del testo, accompagnati dalla musica originale eseguita dal vivo dal duo di musicisti milanesi Duperdu.

    Milano, Teatro Franco Parenti. Fino al 13 ottobre

    info: teatrofrancoparenti.it