Norman Podhoretz at home in New York City (Photo by David Howells/Corbis via Getty Images)
UN FOGLIO INTERNAZIONALE
Norman Podhoretz sulla “guerra spirituale” per l'anima dell'America
Il compianto padrino neocon sul Wall Street Journal: “Carlson ha chiamato i neoconservatori ‘codardi’. Io ho servito nell’esercito. Carlson l’ha fatto? Non credo”
"Mi sono innamorato degli americani quando ero nell’esercito. Sono nato a Brooklyn e ho vissuto in Inghilterra. Nell’esercito ho scoperto gli americani. Soprattutto i deplorevoli. Erano fantastici”. Così parlava Norman Podhoretz, compianto intellettuale e saggista ebreo americano, in un’intervista del 2021 al Wall Street Journal. “Sono sani di mente. Sanno che c’è qualcosa che non va, diciamo, quando un ragazzo dice di essere una ragazza. Lo guardano e dicono: ‘Ma cosa sei, fottutamente pazzo?’ (…) Ho rotto con la sinistra principalmente a causa del suo antiamericanismo. E’ una guerra, secondo me, spiritualmente è una guerra”. Il termine “guerra culturale” è stato usato per 30 anni, ma Podhoretz prende sul serio la metafora marziale: “Siamo in guerra, ed è una guerra all’ultimo sangue. L’altro giorno ho sentito Tucker Carlson chiamare i neoconservatori ‘codardi’. E’ buffo: non ho mai incontrato nessun neoconservatore che fosse codardo. Ho prestato servizio nell’esercito di questo paese. Carlson l’ha fatto? Non credo”. L’odio per l’America è forse peggiore di prima. “Indubbiamente. La sinistra degli anni Trenta, che per la prima volta ebbe un potere e un’influenza significativi, era antiamericana fin dall’inizio. Ma aveva un’alternativa: l’Unione Sovietica. Poi, dopo la guerra, soprattutto negli anni 60 e oltre, avevano una serie di alternative: Cuba una settimana, la Cina di Mao la successiva, o il Nicaragua, o il Vietnam del Nord, o chissà dove”. Alla sinistra è piaciuta la Svezia per un po’ – ride – ma la Svezia ha un’economia di mercato. “E qualcuno ha scoperto il tasso di suicidi. Ora questa faccenda del ‘woke’ è solo puro odio antiamericano. Ecco perché continuo a dire che è una guerra. Se non lo capisci, non sai cosa diavolo sta succedendo”.
(Traduzione di Giulio Meotti)