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Un Foglio internazionale
Putin e la fine della Nato
Garry Kasparov lancia un severo monito all’Europa sulle intenzioni del leader del Cremlino. “Cerca la liquidazione dell’Unione europea”
Garry Kasparov aveva annunciato l’arrivo dell’“inverno putiniano” molto prima della maggior parte degli osservatori. Cosa vede arrivare oggi sullo scacchiere Russia-occidente lo spiega al Figaro.
“Putin dice tutto quando minaccia l’Europa di una guerra. Ci dice che ci sarà una guerra in Europa, e il fatto è che questa guerra è già in corso! Putin ha un obiettivo strategico. Bisogna ascoltarlo. Vuole ricostituire l’impero sovietico, ma il suo obiettivo strategico è più ampio: vendicarsi dell’occidente per la sconfitta nella Guerra fredda. Oggi l’occidente teme la terza guerra mondiale, ma Putin sta già combattendo la quarta! Per lui, la terza guerra mondiale è stata la Guerra fredda che l’Urss e la Russia hanno perso. Il suo compito in questa quarta guerra non è quindi semplicemente quello di conquistare un territorio. L’Ucraina è una tappa importante, perché senza di essa non esiste un impero russo. Ma il progetto di Putin è una rivincita sull’occidente, che mira a respingere il suo mondo costruito sul diritto e sul consenso, per tornare a un mondo in cui la forza fa legge. Vuole ricreare un concerto delle grandi potenze, con Mosca, Washington e Pechino, in cui tutte le altre, come la Polonia e l’Estonia, non hanno un’esistenza propria. Per questo, deve liquidare le istituzioni internazionali.
E’ già il caso dell’Onu, di fatto. Restano la Nato e l’Ue, e la sua idea è quella di screditarle nella coscienza delle persone. E bisogna constatare che tutta la costruzione istituzionale in cui siamo cresciuti, questo mondo della Nato e dell’Ue che sembrava incrollabile, si sta rivelando colosso dai piedi d’argilla! Non appena è emersa la minaccia, si è visto che l’intera struttura politica dell’Unione europea era incapace di reagire. Storicamente, le grandi guerre iniziano quando le strutture delle relazioni internazionali non corrispondono più alla realtà: la Società delle Nazioni fallì e scoppiò la Seconda guerra mondiale. Oggi, l’Onu, la Nato e l’Ue non corrispondono più alle esigenze della globalizzazione. Il vuoto è stato colmato da Putin, Xi Jinping, l’Iran... L’Unione europea era stata creata per la pace e la prosperità, per la fine della Storia, l’economia, il denaro. E’ figlia di Fukuyama. La guerra era roba da americani. La Nato, invece, era stata creata con un unico obiettivo: fermare l’invasione della Russia nell’Europa libera. Oggi l’Europa libera si estende fino al Dnipro. Ma si scopre che, mentre viene attaccata in Ucraina, non vuole combattere. E la Nato è diventata una finzione, solo quattro lettere”.
La Nato non è scomparsa, Putin non ha ancora attaccato i paesi della Nato…
“Cosa vuol dire ‘non ha ancora attaccato’? Putin può paralizzare il lavoro dell’aeroporto di Bruxelles o di quello di Copenaghen, violare la frontiera marittima. Quindi sì, per ora non ha attaccato. Perché tutto il suo esercito è impegnato in Ucraina. L’Ucraina oggi protegge l’Europa. Ma l’obiettivo rimane la liquidazione della Nato e dell’Ue. Putin sta facendo progressi. L’AfD è totalmente asservita, soprattutto dal punto di vista finanziario. In Francia, il Rassemblement national nutre una forte simpatia per Putin, così come Nigel Farage nel Regno Unito. Ciò significa che in tre dei più grandi paesi europei, tre partiti importanti, se arrivassero al potere, fermerebbero immediatamente la guerra e consegnerebbero l’Ucraina alla Russia di Putin”.
Da questo punto di vista, Trump indica la via, poiché sta lavorando per reintegrare Putin in totale impunità, in nome di un futuro radioso di accordi economici.
“Oggi alla Casa Bianca siede un uomo che esegue i piani di Putin, che lavora di fatto per lui! In fin dei conti non c’è nulla di sorprendente, perché Trump ha sempre venduto ciò che controllava dopo i suoi fallimenti. Oggi ha ricevuto in cambio l’egemonia americana. E’ redditizio venderla, forse a Putin o alla Cina! Inoltre, a differenza di Nixon durante il Watergate, agisce alla luce del sole, senza che il sistema sappia come impedirglielo”.
Per Putin è un regalo del cielo.
“Bastava guardare la sua faccia durante la visita di Steve Witkoff e Jared Kushner. Lui considera l’America in bancarotta. Intendiamoci: il genero di Trump gli fa visita, insieme a uno dei principali partner in materia di business di Trump, per ‘parlare di affari’ riguardo all’Ucraina! Sta comprando apertamente la famiglia Trump, davanti agli occhi di tutto il mondo. Ritiene che siano venuti per arrendersi. Non è una negoziazione, è una questione di prezzo”.
Se Putin ottenesse il Donbas, potrebbe accettare provvisoriamente un accordo di pace, ma andrebbe avanti.
“Putin vuole schiacciare l’Europa. Ma oggi la sua priorità è conquistare il Donbas. E se l’Ucraina cede, accetterà l’accordo e invierà più lontano il suo esercito di un milione di uomini. Perché sarebbe troppo pericoloso farlo rientrare in Russia. Entro un mese spunterebbe un nuovo Prigozhin a guidare queste legioni di persone affamate, che hanno imparato a uccidere e che sicuramente non si accontenterebbero di una pensione di 10 mila rubli (…). Putin preferirà mandarli a combattere altrove in Europa. Non avranno nemmeno bisogno di attaccare. Perché se un esercito di 500 mila uomini si avvicinasse a Vilnius e lanciasse un ultimatum, cosa farebbero i lituani? Chiamerebbero la Nato? L’articolo 5 dovrebbe essere scolpito nella pietra. Ma il fatto che ne stiamo discutendo la validità rivela già che non c’è più. Per tornare alla sua domanda sulle sue intenzioni, Putin ha bisogno di una pausa perché la situazione economica in Russia sta peggiorando. Ha bisogno di ottenere territorio per stroncare l’Ucraina e aprirsi una strada diretta verso Kyiv. Ma, soprattutto, se si costringe l’Ucraina a cedere, ciò significherà che l’America non esiste più come garante del diritto e che la Nato è finita”.
Come fermare Putin, è la domanda.
“Il gioco della deterrenza richiede azioni forti. Ricordate l’ultimatum lanciato a Putin il 12 maggio, in cui gli europei affermavano che se avesse continuato a bombardare avremmo consegnato i Taurus. Dove sono i Taurus? Perché non li danno agli ucraini? Un’altra idea potrebbe essere quella di schierare in Polonia missili nucleari in grado di raggiungere Mosca in dieci minuti, il che avrebbe un effetto immediato. Oppure un inasprimento drastico delle sanzioni. Bisogna smettere di commerciare con Putin, che vi sta facendo la guerra bombardando i vostri aeroporti e comprando i partiti politici. Putin non considera gli europei persone serie, e nemmeno Trump. Per cambiare questa situazione, occorre inviare dieci Taurus a far saltare il ponte di Crimea e cinquanta aerei francesi a chiudere lo spazio aereo dell’Ucraina. Politicamente, economicamente e militarmente, l’occidente è più forte (…). Bisogna agire, come se l’Europa fosse quantomeno in stato di guerra commerciale. E bisogna muoversi, rapidamente, sulla questione dei beni russi congelati. Trasformare la tartaruga europea in un ghepardo”.
(Traduzione di Mauro Zanon)
Il foglio internazionale