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Liberale e cosmopolita, Macron è il perfetto superuomo nietzschiano

Gli illiberali di destra sbagliano a sostenere che i problemi di oggi possono essere risolti da un superuomo di destra più crudele, scrive Unherd 

Questo articolo è stato pubblicato su Un Foglio Internazionale, l'inserto a cura di Giulio Meotti ogni lunedì sul Foglio


 

“Emmanuel Macron è un politico nietzschiano. Almeno questa è la tesi che emerge dall’opera di Hugo Drochon, uno dei più importanti intellettuali che sostengono il presidente francese”. Così inizia l’articolo dello studioso francofono Blake Smith su Unherd. Drochon crede che Nietzsche sia un profeta, piuttosto che un critico, della nostra epoca. L’ambizione del filosofo tedesco di unificare l’Europa attraverso “un élite culturale” indipendente dalla moralità cristiana è stata una fonte di ispirazione per Macron. Secondo Smith, il presidente francese ha conseguito il sogno di Nietzsche. 

L’autore sostiene che, al contrario di quanto credono in molti, Nietzsche non era un critico della democrazia e del liberalismo. La sua tesi sul “superuomo” svincolato dalle normi morali frutto del cristianesimo è stata spesso usata per descriverlo come il padre intellettuale dell’hitlerismo, ma questa visione è fin troppo semplicistica. Nietzsche era un critico della democrazia sostenendo che la promessa di uguaglianza sminuisse l’eccellenza, sia nell’arte che nella cultura. Il filosofo tedesco era un sostenitore dell’elitismo, e credeva che l’élite europea del futuro potesse mettere insieme le culture nazionali esistenti. A suo modo di vedere, questi “super uomini” sarebbero stati intoccati dalla “moralità degli schiavi”, figlia del cristianesimo, dal socialismo e dal liberalismo. 

Secondo l’autore la visione di Nietzsche si è manifestata nel neoliberismo, che ha aumentato il potere delle grandi aziende e creato un’élite internazionale senza storia né princìpi religiosi. 

In questo mondo, spiega Drochon, i veri superuomini sono i “leader cosmopoliti” come Macron, Angela Merkel e Justin Trudeau “che governano attraverso la manipolazione dei simboli per assicurarsi che la maggioranza della popolazione sia contenta e produttiva”. I giovani arrabbiati che accusano i nostri leader di essere dei deboli, non saranno d’accordo. Ma Nietzsche immaginava un tipo di leader nuovo, un “Cesare con l’anima di Cristo”, che potesse mettere insieme la perfidia dei vecchi aristocratici con la tendenza post cristiana a “manipolare le masse fingendo di essere deboli come loro”. 

Gli illiberali di destra sbagliano a sostenere che i problemi di oggi possono essere risolti da un superuomo di destra più crudele e più brutale dei leader attuali. “La loro presunta alternativa radicale è continuare ad avere più dello stesso, ma dandogli un nome diverso: mantenere le diseguaglianze dell’ordine attuale togliendogli la loro pretesa umanitaria. L’obiezione più efficace al mondo attuale non deve essere fatta nel nome Nietzsche, il cui ideale politico è già stato raggiunto. Ma deve essere fatta nel nome del liberismo, la cui promessa di autonomia e diseguaglianza è stata manipolata dalle élite che si credono superiori “al bene e al male’”.

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