Una persona si fa un selfie davanti a un’installazione artistica a Kuala Lumpur (Lim Huey Teng / Reuters)

Il Foglio Innovazione

L'algoritmo degli oroscopi

Simonetta Sciandivasci

“L’astrologia è una scienza certa”, hanno detto una sera a Simonetta Sciandivasci, e lei ci ha creduto, ha scaricato la app che tutt* i millennial d’America compulsano ansiosi, e si è lasciata trascinare dalle alchimie delle concordanze astrali con un’anima gemella appena incontrata

Sapete quella canzone di Calcutta che fa: “Sono uscito stasera e non ho letto l’oroscopo”? Grosso sbaglio. Non voglio finire come lui, a scrivere cose bellissime e vivere in tuta, e so che ho ancora tutto o quasi tutto da sbagliare, quindi mi servo dell’oroscopo per contenere e destrutturare il danno. Voi forse usate Brezsny, e complimenti per la tenacia. Io uso Co-Star, che è un’applicazione (gratuita), ma pure un amuleto, un salvavita, un’amica, una zia zitella, una psicanalista loquace, un maestro Pai Mei senza spada. Offre: oroscopo personalizzato, quadro astrale, affinità astrologica di coppia, classifica della compatibilità e valutazione dei rischi di interazione con tutti i segni zodiacali, ramanzine sulla tua incapacità di assecondare il transito di pianeta x in pianeta y. L’oroscopo non è una sentenza oracolare bensì una disamina di psiche, coscienza, attitudine etico-morale, possibilità, capacità. Lo scrive un team di content manager, ingegneri e scrittori, tutti queer e donne, in un loft di Chinatown a New York, con l’aiuto di un algoritmo creato apposta.

 

La notifica push arriva al mattino alle sette. Si può visionare la vita astrale dei propri contatti. Basta sapere a che ora del giorno si è nati

La scorsa primavera Co-Star ha ricevuto 5,2 milioni di dollari da società della Silicon Valley: l’astrologia è l’affare del decennio, la religione dei millennial, la protezione civile del futuro. Banu Guler, fondatore (trentunenne) e ceo, ha detto a The Verge che quando ha ideato Co-Star era appena stato eletto Trump e lui voleva fare qualcosa di significativo per gli altri. “Per me l’astrologia è una cura collettiva, per questo scrivo gli oroscopi con un tono spigoloso. Senza severità nessuno cresce”. Sono certa che sia stato lui, ieri, a scrivere il mio fagiolino (la sezione dell’oroscopo dove viene indicato su cosa puntare), che mi è stato recapitato, come sempre, sotto forma di notifica push, alle sette del mattino. “Buongiorno, Sciandivasci. Socialità, ego”. Ho aperto l’App e ho controllato il mio divieto d’accesso (la sezione dell’oroscopo dove viene indicato cosa evitare): “Sesso, spiritualità”. Guler, come si vede che sei millennial: soltanto un millennial separa il sesso dalla socialità. Stamattina sono stata rimproverata perché da giorni non starei rispondendo a ciò che il transito della luna mi chiede di fare: aprirmi a nuove possibilità senza pensare alla ricompensa, né a eventuali sbagli. Scusami, Guler, ma che cosa vuoi da me, cosa pretendi da me, che io lavori per la visibilità, che ami per la compagnia, che gareggi per partecipare?

 

Ho fatto colazione e ho evitato di rispondere al tweet di uno che ho molto amato per dirgli che quella cosa che ha riportato di Kundera su Fellini era una stronzata. Poco dopo, Co-Star mi ha notificato: “Ricordati che sei in evoluzione e gli sbagli sono i tuoi maestri”. Caro Guler, dilettante millennial di Chinatown, come ti permetti? Io ho una carriera di sbagli lunga 34 anni, e a quel tweet non rispondo perché se c’è una cosa che ho imparato è che le relazioni vanno in malora quando uno sbaglia e l’altro corregge. E allora ho riaperto Twitter per mettere un cuore a quel tweet, dopotutto amo Fellini e Kundera mi piacque parecchio, in gioventù, però la prima cosa che mi sono ritrovata davanti è stata una vignetta di Altan che diceva: “Sono a un punto morto: non so più che errori fare”. M’è preso un colpo. Scusami, Guler, forse hai ragione tu, dovrei sbagliare, io che ho la fortuna di sapere che errore fare, e quindi sono a un punto vivo; adesso la risposta a quel tweet la scrivo, poi tra un pochino la mando, prima vediamo cosa dice il mio fagiolino. Questo: osare in perseveranza e autocontrollo. Guler, mi prendi in giro? Come persevero se mi autocontrollo?

 

Identità di base: allineate; Amore: garantito;
Piacere: crescente;
Sesso e aggressività: complementari

“L’astrologia è una scienza certa”. Me lo ha detto uno che insegna Storia del cinema in Ohio, però è nato ad Anzio, cresciuto a Lucca, capitato a Roma, dove ha conosciuto molte persone, compreso quello che è diventato il marito di una delle mie più care amiche il giorno in cui, quest’estate, io ho conosciuto lui, che chiameremo Cif (cervello in fuga), e che mi si è presentato definendosi un materialista storico, militante, appassionato di rovine (“Cerco casa a Torpignattara”) e antiquariato (“Questo vestito l’ho preso in un mercatino”). Io, anziché scappare, ho ordinato un altro mojito. Due giorni dopo è venuto a prendermi in bici e m’ha portata a bere in una terrazza vista tetti di Roma dove il cocktail più scemo costava 18 euro. Ha detto che voleva mettermi a mio agio – il mio cocktail era così tremendo che sono ancora convinta che mi abbia portata lì per farmi scontare d’aver votato Renzi.

 

La notte successiva mi ha scritto: “Scarica Co-Star”. Io: “Eh?”. Lui: “E’ un’app, scopriamo se siamo compatibili, in America la usano tutt*”. Io, invece di rispondergli di andare a mettere asterischi da un’altra parte, ho proceduto (e ho anche svegliato mia madre per chiederle a che ora sono nata, dato che l’app mi ha chiesto quello prima del nome). “Fatto”. Cif: “Dimmi il tuo nick, ti aggiungo”. Io: “Sciandivasci”. Cif: “Vergine? Come segno zodiacale, intendo”. Silenzio. Cif: “Eccoti!”. Silenzio. Cif: “Siamo perfetti! Non abbiamo neanche un aspetto negativo”. Io: “E le posizioni politiche?”. Cif: “La politica non è nelle stelle. Vai su compatibilità”. E lì, effettivamente, io e Cif sembravamo i coniugi del destino. Queste le cartelle: Identità di base: allineate; Amore: garantito; Piacere: crescente; Sesso e aggressività: complementari; Filosofia di vita: complementari; Senso di responsabilità: complementari. I pianeti tutti dalla nostra. Unica bega: l’ego smisurato di entrambi. Possibile esito (alternativo al matrimonio): grande amicizia.

 

Mi sono detta: fai una cosa empirica, segui tutto quello che dice l’App e vedi come va. E così, quando Cif mi chiedeva di uscire io accettavo a patto che non avessimo Saturno contro, per andarci a letto aspettavo che fagiolino, divieto d’accesso e lampadina (la sezione dell’oroscopo che ogni 24 ore ti dice chi sei e cosa fai) dessero segnali non discordanti (in senso classico, e non millennial, pertanto aspettavo che il sesso raggiungesse la socialità nel fagiolino). Abbiamo cenato, pranzato, eccetera soltanto quando tutto, su Co-Star, suggeriva di farlo. Ed è filato tutto così liscio che mi sono detta, basta, dai, prendila come viene prendila come va, ho smesso di leggere l’oroscopo, e ho accettato e inoltrato inviti a cena, pranzi, merende, letto. Neanche fossi Calcutta. Una settimana di libertà dalle stelle che si è conclusa con me e lui a cena che ci dicevamo quanto sei bella, insieme a te sto bene, però questa cosa del marxismo, e quest’altra del liberalismo, e i mercatini, e la Rinascente, forse funzioneremmo di più come amici. Abbiamo provato. Ci siamo riusciti.

 

M’ha scritto poco fa. Gli ho detto: “Sto scrivendo un articolo su di te”. Brodo di giuggiole. Poi ho controllato su Co-Star la sua lampadina (perché sì: si può anche visionare la vita astrale dei propri contatti). Diceva: “Ridimensionati”.
Caro Guler, dove diminuisci tu un ego arrivo io a ricompensarlo, siamo decisamente complementari. A che ora sei nato?

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