Foto di Lawrence Chismorie su Unsplash 

il figlio

Ero sicura che non avrei mai detto certe cose, le ho dette tutte

Annalena Benini

Avevo idee semplici e mitomani di che cosa significa fare la madre. Che umiliazione

Prima ero sicura di molte cose. Non avrei mai alzato la voce, non le avrei mai detto: ma come ti sei vestita, non gli avrei mai detto: ma come ti sei vestito, non avrei mai fatto la faccia critica o delusa, non avrei mai detto: non mi chiami mai, non avrei mai fatto confronti con altri figli e altri amici, non sarei mai rimasta sveglia ad aspettare, non avrei mai detto: è perché non fai sport. Non avrei mai insistito perché facesse un corso di judo: io non so neanche che cosa sia il judo. Non avrei mai detto: è importante il gioco di squadra. Non avrei mai chiesto che voti hanno preso gli altri, non avrei mai detto: beh, evidentemente hai sbagliato qualcosa. C’erano tantissime cose che ero sicura non avrei mai fatto, e poi invece le ho fatte. Le ho fatte eccome, le ho anche rifatte, le ho fatte dalla prima all’ultima e ne ho inventate altre, altre che non avrei mai immaginato di fare o di dire, altre che mi vergognerei troppo a ripetere eppure le ho pensate, le ho dette, e forse i miei figli si ricorderanno solo quelle cose di me. La mamma si era fissata con il corso di judo, questo scriveranno sulla mia tomba. 

Avevo idee semplici e mitomani di che cosa significa fare la madre di figli che crescono ed ero certa che non sarei mai caduta nella trappola delle banalità e delle banane biologiche. Ho detto mille banalità e ho controllato che le banane fossero biologiche e mi sono arrabbiata per le banane non biologiche. 

Ho dato per scontato che non sarei mai stata melodrammatica e invece dico frasi melodrammatiche di continuo, e guardo gli altri figli e penso che sono più affettuosi, e dico ai miei: lo vedete come sono affettuosi gli altri figli? E loro mi guardano con sconcerto e dicono ai loro amici che hanno una madre melodrammatica, noiosa e competitiva e che  se avranno mai dei figli non si comporteranno come me. 

 

 

E allora io nella mia noiosaggine sogghigno e penso: vedrai. Succederà qualcosa, a un certo punto farai un figlio e ti si brucerà il cervello, passerai le notti su Amazon a comprare premietti per i cani con la dermatite e penserai che sia un argomento di conversazione. Non potrai farci niente, ma non sarà solo colpa tua. Tutte queste madri intorno che sgranano gli occhi se le banane non sono biologiche alla fine ti entrano nel sangue. Prima non capisci quello che dicono, poi sogni di strappar loro i capelli pieni di balsamo biologico, poi soccombi e diventi fan delle banane biologiche, è come un virus. Non abbiamo abbastanza anticorpi, e poi in un attimo il problema si sposta dalle banane biologiche all’università, e oltre a non avere abbastanza anticorpi non hai più abbastanza energie. Non sei più una ragazza, non sei più un giovane donna che dice cazzate. Sei una signora che dice cazzate. E comunque anche le altre madri sono vittime di un maleficio, non erano così, prima, erano ragazze  avventurose, erano giovani donne che dicevano: mai come mia madre. Ma l’altro giorno mia figlia ha detto, fumando alla finestra della cucina: sei cambiata, ti sei rammollita. Rammollita? Intendi invecchiata? Lei ha sbuffato, ha detto è impossibile parlare con te. Io ho detto: ogni cosa che dici di me suona un po’ come un insulto. Lei ha detto: lo vedi quanto sei permalosa? Io ho detto: sì, sono  permalosa perché gli altri figli sono più affettuosi. Lei ha spiegato: intendevo dire che hai mollato, non mi stai più tanto addosso. E io ho detto: e ti sembra un complimento? Ero sicura che non l’avrei mai detto.  

Di più su questi argomenti:
  • Annalena Benini
  • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.