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il figlio

Dentro i turbamenti adolescenziali, non ci sono solo gli adolescenti

Annalena Benini

Perché non mi rispondi? Perché non mi guardi? Guerra, pace e nuche di pietra. L'interiorità di una madre per i figli e i pensieri che non si riescono a pronunciare

Cari figli, è estate anche per me, ho caldo anche io, ho sonno anche io, ho molti turbamenti adolescenziali anche io. Ho quasi tutto quello che avete voi, tranne i crackers sbriciolati sul letto  e le ripetizioni online di Fisica: perché io non ho preso il debito, sapete? 
Sì, sono egocentrica, parlo sempre di me. Sì, sono arrabbiata, ce l’ho con voi. 
Sono anche permalosa, e se non mi salutate la mattina mi offendo. Non mi importa se siete ancora addormentati, sono le undici, vi ho preparato il caffè, vi ho chiesto: com’è andata ieri sera al concerto?, e non ho ricevuto nessuna risposta. Ho pensato: al concerto sei diventata sorda, non è colpa tua, e ho rifatto la domanda, solo con un tono di voce un po’ più stridulo, diciamo al limite dell’urlo di gabbiano, perché comunque lo so che ci senti benissimo. 

 

Com’è andata ieri sera al concerto? Bene, hai risposto senza girarti verso di me. Che cosa stai facendo? Guardo un film. Ma non hai le ripetizioni? Tra dieci minuti, intanto guardo un film. Che film? Niente. E insomma Patti Smith? Così. Dalla mia posizione sul ciglio della porta intravedevo la tua nuca e un pezzo di naso, pietra su pietra, e per il resto un gran casino nella stanza (Hai detto davanti a testimoni che non ha senso rifare il letto visto che la sera ci torni a dormire, e non ha senso sparecchiare visto che domani mangeremo di nuovo alla stessa tavola con gli stessi posti, e ti assicuro che non è divertente).  
Allora, figlia con le gambe nude sulla scrivania e i jeans per terra (i jeans nel senso di sette paia di jeans per terra), oggi sei stata fortunata. Perché io ero in ritardo, dopo che il gatto ha rovesciato tutti i croccantini, è caduto dal tavolo, si è offeso per la figuraccia e ha cercato di uccidermi graffiandomi la faccia per eliminare il simbolo della sua vergogna.

 

Ero in ritardo, tra l’altro, anche perché ho portato fuori il cane al posto tuo, per evitarti questo grande shock di scendere le scale la mattina appena sveglia, visto che tu la mattina appena sveglia non sai che cosa metterti e di questo dai la colpa a me. Ero in ritardo e ho pensato: se scateno adesso la guerra atomica, sarò ancora più in ritardo, sarò anche più spettinata e forse perderò la voce urlando, e poi qui di fronte si è appena trasferito un magistrato e non mi sento tranquilla nel fare quelle belle scenate urlate di quando al posto del magistrato c’era una vecchia signora che di giorno offriva caramelle e la sera si toglieva l’apparecchio acustico. Erano bei tempi, quelli senza apparecchio acustico, e voi eravate più buoni e forse anche io ero più buona, urlavamo per altre cose e con un’altra voce,  più trillante: la vasca da bagno troppo piena, l’acqua dappertutto, chi ha finito i gelati, facciamo una corsa a ricomprarli, è tardissimo bisogna andare a dormire. 

 

Ma insomma, con questa voce meno trillante non ho scatenato la guerra atomica contro la tua nuca di pietra, ho chiuso la porta e sono andata via, verso la mia giornata in ritardo, mi sono tenuta  la bomba in tasca, ho pensato: poi lei mi manderà un messaggio. Perché spesso mi mandi un messaggio, con foto di pettinature che vorresti farti, foto di serie che vuoi vedere, montaggi di video con tuo fratello che fa le capriole con i gatti, canzoni che non conosco, animali che non esistono, battute che non capisco. A me quei messaggi piacciono. Perché non mi hai mandato neanche un messaggio? Vuoi la guerra? O facciamo pace?

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  • Annalena Benini
  • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.